Se non ci saranno contrordini dell’ultim’ora, le delegazioni della Russia e dell’Ucraina si incontreranno domani 28 febbraio. Obiettivo: avviare trattative in vista di una possibile fine della guerra. O, quantomeno, di un cessate il fuoco. È impossibile adesso dire cosa accadrà. I segnali dal fronte sono contraddittori.
Russia, sistema nucleare allertato
Oggi 27 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di aver messo in allerta il sistema di difesa nucleare. Minaccia o propaganda? Il cambio di atteggiamento di Putin sul nucleare costituisce “un’escalation” che rischia di sfociare in un errore di calcolo, afferma un funzionario del Pentagono. “Non solo è un passo non necessario ma è un’escalation che può rendere le cose molto più pericolose“, aggiunge. “Questa guerra è responsabilità di Vladimir Putin“, ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
La Ue chiude lo spazio aereo
L’Unione europea, Italia compresa, ha risposto chiudendo lo spazio aereo alla Russia. A Berlino si è svolta un’oceanica manifestazione per la pace e solidarietà con l’Ucraina. In Polonia si contano ormai decine di migliaia di profughi ucraini, forse più di 100mila. Sarebbero a oggi quasi 400mila gli ucraini in fuga verso paesi stranieri. In Russia sarebbero quasi 5mila gli arrestati per manifestazioni contro la guerra in tutto il Paese, mentre a Kiev e in altre città si continua a combattere anche sul fronte della cyber-guerra.
Negoziati fra Ucraina e Russia
L’Ucraina dal canto suo ha confermato i negoziati con Mosca: i delegati si incontreranno al confine con la Bielorussia. “Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa. Senza precondizioni e al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat“. Così, in un messaggio su Telegram, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Durante la conversazione telefonica con il presidente della Bielorussia, ha precisato Zelensky, “Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina“, ha concluso Zelensky.
Ucraina, Zelensky: “Ci proviamo“
“Lo dirò con franchezza: non credo molto all’esito di questo incontro, ma proviamoci“. Lo ha affermato in un video alla nazione il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, riferendosi ai colloqui tra la delegazione di Mosca e quella di Kiev in Bielorussia. “La Russia sta cercando di mettere l’Ucraina in condizioni di ultimatum inaccettabili. Li abbiamo rifiutato categoricamente molto tempo fa“, aveva risposto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podoliak. Putin aveva quindi accusato l’Ucraina di non “aver colto l’occasione” per i negoziati. Le sanzioni contro la Russia sono “peggio di una guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale” ha invece detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo quanto riporta la Tass.
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