Ucraina, nuovo cessate il fuoco. La Cina sarebbe pronta a mediare con Mosca
Oltre 1,7 milioni i profughi in meno di 2 settimane di guerra. Più della metà accolti dalla Polonia, stima l'Onu.
In corso da stamani un nuovo cessate il fuoco in Ucraina. Sempre che riesca, come invece non è avvenuto per le precedenti tregue di questi giorni. Obiettivo: consentire l’evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy. È in particolar modo in quest’ultima città che le operazioni di spostamento di donne, bambini e uomini sono cominciate.
La decisione è conseguente all’accordo siglato il 7 marzo a conclusione del terzo incontro negoziale, in Bielorussia, tra la delegazione ucraina e quella russa dopo il flop dei corridoi umanitari che non hanno avuto alcun esito. E ora, in attesa del quarto round di incontri, gli attacchi russi non si sono fermati, sono continuati nella notte fra ieri e oggi 8 marzo.
Macron e Scholz parlano con Xi
Si moltiplicano in queste ore gli sforzi diplomatici dei leader di alcuni paesi. Oggi 8 marzo il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, avranno un incontro con il leader cinese, Xi Jinping. Tutti si augurano che si tratti di un aiuto all’apertura di un dialogo autentico tra Mosca e Kiev. La Cina ha fatto capire di essere disposta a un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino. E non si ferma il flusso di profughi che scappano dagli invasori russi e lasciano l’Ucraina per rifugiarsi in Europa. Sarebbero oltre 1,7 milioni, in meno di due settimane di guerra. Più della metà, oltre un milione sono accolti dalla Polonia, stima l’Onu.
I russi bombardano anche le case
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, almeno 9 persone, tra cui due bambini, sono morti lunedì notte nell’attacco aereo sulla città di Sumy a circa 350 km ad est di Kiev. Lo riferiscono i servizi di soccorso ucraini. “Degli aerei nemici hanno attaccato fortemente edifici residenziali“, hanno spiegato su Telegram i servizi di soccorso, arrivati sul luogo verso le 23 locali. Sumy, vicino alla frontiera russa, è teatro di violenti combattimenti da diversi giorni. Il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky ha dichiarato che c’è stata una “battaglia impari” con le forze russe. Le quali, ha affermato, hanno bombardato i civili: “Ci sono morti e feriti, i soccorritori stanno lavorando sui luoghi“.
Rescuers in #Sumy eliminated the aftermath of a nighttime air strike on the city.
The bodies of civilians were pulled out from under the rubble of houses – 9 people were killed, including two children. pic.twitter.com/zKeOJZoB9O
— NEXTA (@nexta_tv) March 8, 2022
I servizi di intelligence di Kiev hanno affermato di aver ucciso a Kharkiv, nelle tarda serata di ieri 7 marzo, il generale russo Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41ª Armata interforze russa. La notizia, la cui veridicità non può essere verificata in modo indipendente, è rilanciata da vari utenti social ucraini, in cui si dice che Gerasimov era stato decorato “per aver conquistato la Crimea“.
Nuovi timori di incidenti nucleari
Nella notte, inoltre, si sarebbe verificato un attacco delle milizie russe a un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali. Stando all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni. Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, chiede di “agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare“, ha aggiunto.
“Soldati ucraini nel mondo tornate qui”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha richiamato i soldati ucraini dislocati dalle forze internazionali di peacekeeping nei paesi in guerra del mondo. Ha chiesto loro di rientrare in Ucraina per difendere il Paese. In un nuovo messaggio video, ribadisce di non essere fuggito. “Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali, ndr.), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra“, ha detto. E gli effetti della guerra sono sempre più pesanti sui mercati finanziari di tutto il mondo. La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso, proseguendo l’andamento ribassista. L’indice Nikkei ha messo a segno una flessione del -1,71%, a quota 24.790,95, cedendo 430 punti. Sul mercato valutario lo yen perde terreno a 115,50 sul dollaro, ed è poco variato a 125,40 sull’euro.
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