Nelle prossime ore è atteso a Roma il vertice Usa-Cina sull’Ucraina. Vi parteciperanno il consigliere alla Sicurezza nazionale americano, Jack Sullivan, e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi.
Un incontro che arriva mentre filtrano indiscrezioni sulla richiesta della Russia di assistenza militare, inclusi droni, ed economica alla Cina contro l’Ucraina. Per Sullivan e Jiechi è il primo incontro dallo scorso ottobre, il primo faccia a faccia quindi da quando è iniziata la guerra. La Cina ha finora “deplorato“, senza mai condannarlo apertamente, l’attacco di Mosca. Tuttavia si è astenuta, anziché votare “no“, sulla risoluzione dell’Onu contro la Russia. Solo alcuni giorni fa il presidente cinese Xi Jinping ha però usato per la prima volta il termine “guerra”, tanto sgradito al suo alleato Vladimir Putin. Sempre oggi, 14 marzo, le delegazioni ucraina e russa hanno ripresi i negoziati in videoconferenza alle 10.30 ora di Kiev( le 9.30 in Italia). Lo riporta il Kyiv Independent citando un membro della delegazione e leader del partito del presidente Zelensky in Parlamento sul canale telegram del consigliere del ministro dell’interno Anton Gerashchenko.
Ucraina, bombe sull’aeroporto militare
L’aeroporto Antononv, nel nord di Kiev, è stato colpito dai bombardamenti russi. Lo riferisce la Bbc citando le autorità dell’Ucraina. Antonov, noto anche come Hostomel, è il più importante aeroporto internazionale cargo dell’Ucraina. Le autorità lo usano anche come base militare. Sui social media circolano dei video non verificati che mostrano una grossa nube di fumo che si alza dall’aeroporto. Ieri 13 marzo i russi hanno bombardato la base militare di Yavoriv vicino a Leopoli, causando 35 vittime e oltre 130 feriti.
I russi hanno colpito un condominio di 9 piani nella capitale, nel distretto di Oblon (zona nord-ovest), stamani 14 marzo. I soccorritori hanno trovato 2 persone morte, mentre sono almeno 3 i feriti portati all’ospedale. Lo riporta il Kyiv Independent citando il Servizio statale di emergenza. Altre 15 persone sono state salvate dall’incendio e 63 sono state evacuate mentre si provvedeva a spegnere le fiamme. Le autorità di Kiev dicono di aver accumulato generi alimentari essenziali per un minimo di due settimane, in vista dell’assalto dei russi. In città ci sono ancora 2 milioni di persone. Un milione e mezzo sono riuscite a fuggire.
Mariupol, città martire
I civili che cercano di scappare da Mariupol raccontano di scene disperate nella città in cui le forze russe hanno intensificato l’assedio. Lo riferisce la Bbc che ha raccolto le testimonianze dei cittadini. Padre Pavel Komashevsky, un prete, ha raccontato che nelle zone residenziali gli abitanti vengono bombardati senza sosta notte e giorno, con il rombo dei jet sulle loro teste e le esplosioni di missili Grad. L’uomo ha spiegato anche che manca l’elettricità e che cibo e acqua stanno per finire e che gli abitanti hanno iniziato a saccheggiare negozi e farmacie. Padre Pavel ha detto di aver provato ad andarsene giorni fa, ma i tentativi di evacuare attraverso un corridoio umanitario sono stati abbandonati per i bombardamenti russi.
LEGGI ANCHE: Ucraina, ucciso il giornalista americano Brent Renaud. Colpita una scuola a Mykolaiv