Matteo Berrettini vince contro il sudafricano Harris e raggiunge Jannick Sinner agli ottavi di finale di Indian Wells. Un traguardo importante con vista verso un record vero e proprio: nessun italiano mai ha raggiunto i quarti di finale del primo Mille USA di stagione. E noi oggi ne avremo addirittura due!
Tre set point contro annullati dettati più dal nervosismo, e da qualche timore di non aver recuperato del tutto dall’ultimo infortunio, che dai valori in campo. Matteo Berrettini torna solidissimo mentalmente – non a caso chiude il match con un ace – il 12° – marchio di fabbrica e di fiducia del martello italiano – e regola in due set il sudafricano Harris. E vola ai suoi primi ottavi di finale del Mille vicino Palms Springs.
Indian Wells: Berrettini agli ottavi in due set
Matteo Berrettini ha superato il sudafricano Lloyd Harris per 6-4 7-5. Ha recuperato il break nel secondo evitando il terzo set che poteva diventare pericoloso: 22 vincenti e 18 errori gratuiti. Primo set che fino al 4 pari segue i turni di battuta senza acuti: poi si guadagna tre palle break che servono tutte al romano per chiudere il primo set. Il break arriva subito nel secondo si va fino al 5-2 di Harris e i set point. Prima una seconda al centro, poi con un dritto anomalo e sale 5-3. Il sudafricano serve per il set, ma il gigante azzurro è tornato annulla il set point n.3, recupera il break e impatta 5 pari. Qui torna il suo tennis offensivo e spettacolare. Quattro game consecutivi e tre match point di cui basta solo il primo e “san servizio“ come dice Paolo Bertolucci.
Un match non giocato al meglio, come il n.1 azzurro ci ha abituati a vedere, con il suo gioco aggressivo e rischioso. Ma ha dimostrato capacità di soffrire, rimanere aggrappato al singolo punto di un gioco quando è necessario. Quelli decisivi e dimostrato un teorema che spesso si applica alle sue performance: se il romano è in forma fisica, vale e fa valere pesantemente la classifica. E con la moria di top ten caduti sul cemento americano, si apre una bella chance.
Top ten malconcia, Nadal a parte
All’improvviso Matteo Berrettini, n.6 del mondo si ritrova testa di serie n.2 agli ottavi di finale e in una parte di tabellone dove c’è solo il russo Rublev, partito bene ma sempre sotto di lui, al n.7 nel ranking. Guardando anche solo alla foto delle Finals qui sotto è stata praticamente una strage sportiva: è ‘caduto’ Zverev in un periodo in cui è protagonista – spiacevole – più fuori dal campo che dentro. Tsitsipas alle prese con il ritorno forse affrettato dall’operazione al gomito.
Djokovic non si è presentato per evitare un nuovo circo di polemiche e attende l’abolizione dei Green Pass e la stagione della terra rossa. Ma la caduta più rumorosa è senza dubbio quella del fresco n.1 Daniil Medvedev contro il redivivo Gaël Monfils. Perché? Semplice il serbo, dopo tutto lo spettacolo fin troppo commentato in Australia, lunedì prossimo tornerà in vetta senza giocare, forte del tesoretto di punti dei tre major dello scorso anno.
Caduto anche il norvegese Ruud, resta solo il polacco Hurkacz, di questa foto che sembra ben più distante di 3 mesi fa. Fuori dalla foto a furor di vittorie è tornato il tennis spagnolo che sul campo sta vivendo un epocale passaggio del testimone da una leggenda vivente – Rafa Nadal – al forse più impressionante talento emergente della Next Gen: Carlos Alcaraz. Che non è per niente un baby Nadal, perché in dotazione ha molto di più di quanto l’attuale detentore di 21 slam ha forse avuto per più di metà della carriera. Ma Nadal è Nadal prima di tattica e di strategia, e quelle sono doti di testa che quasi mai si imparano. E il talento assoluto, appannaggio di quei pochissimi che hanno cambiato la storia del tennis, probabilmente al momento è solo in Svizzera ad allenarsi.
Ottavi Indian Wells: Berrettini e Sinner in campo stasera
Torniamo ai nostri oggi Berrettini deve vedersela con il serbo Miomir Kecmanovic e potrebbe essere il primo italiano della storia a centrare i quarti di finale a Indian Wells. Poi sarà il turno di Jannik Sinner, con la meteora, ma sempre talentuosa e impazzita di Nick Kyrgios, che grazie ai successi in doppio con Kokkinakis pare aver ritrovato se stesso. E noi speriamo che anche l’altoatesino faccia valere la regola della classifica
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