Il principe Michael di Kent ha partecipato al concerto del Queen’s Platinum Jubilee alla Royal Albert Hall di Londra. La regina Elisabetta ha approfittato dell’evento – a cui non era presente – per inviare un messaggio di solidarietà all’Ucraina.

Il palco del teatro, infatti, si è colorato con i colori blu e giallo della bandiera ucraina. Il cugino della Regina, inoltre, poche settimane fa aveva restituito il premio dell’Ordine dell’Amicizia del Cremlino.

Il duca di Kent si è reso protagonista in precedenza di episodi ambigui per quanto riguarda il suo rapporto con la Russia. Il cugino della regina Elisabetta, che lavora in forma meno nota a fianco della Famiglia Reale, infatti, aveva restituito qualche settimana fa il premio dell’Ordine dell’Amicizia del Cremlino. In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, infatti, ha rilasciato una breve dichiarazione.

Il sostegno silenzioso della regina Elisabetta all’Ucraina

Michael di Kent aveva ricevuto l’onore dall’allora presidente Dmitry Medvedev nel 2009. I suoi rapporti con la Russia, però, non si interrompono qui. Il principe Michael, infatti, è stato precedentemente coinvolto in uno scandalo di denaro. Alcuni giornalisti, infatti, lo hanno sorpreso a vantarsi di poter instaurare relazioni con la cerchia ristretta di Vladimir Putin dietro pagamento di denaro. Il cugino della Sovrana ha preso le distanze dalla situazione attuale. La dichiarazione di qualche giorno fa, infatti, afferma: “Posso confermare che Sua Altezza Reale il Principe Michele di Kent sta restituendo il suo Ordine dell’Amicizia russo. Non ci saranno ulteriori commenti”.

La sua presenza al concerto per il Giubileo di platino della regina alla Royal Albert Hall di Londra, dunque, assume un significato particolare. Durante l’evento per l’Armed Forces Charity, infatti, è stato intonato l’inno nazionale ucraino in segno di supporto. In seguito il palco si è rivestito di luci blu e gialle in un cenno alla bandiera del paese invaso dalla Russia.

Il principe Michael è anche un parente di Nicola II, l’ultimo zar dell’impero russo che fu rovesciato e ucciso durante la Rivoluzione Russa. Era primo cugino di sua nonna, la granduchessa Elena Vladimirovna. Per questo motivo il duca di Kent ha assistito alla sepoltura dello zar e dell’intera famiglia Romanov nel 1998, 70 anni dopo che i bolscevichi li avevano fucilati. In virtù di questo suo legame con la Russia è anche mecenate di organizzazioni che hanno stretti legami con il paese, come la Russo-British Chamber of Commerce e la St. Gregory’s Foundation.

Nel 2003, inoltre, ha partecipato a un evento con Vladimir Putin per promuovere un’arte marziale russa.

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