Bombardamenti su Kiev nella notte del 26° giorno di guerra in Ucraina: colpiti un centro commerciale e alcune case. Sarebbero almeno 8 i morti. A Sumy, città del nord est, grave perdita di ammoniaca a causa dell’infuriare dei combattimenti: colpito impianto chimico da 50 tonnellate.
Nella capitale ucraina le bombe hanno investito alcune case e un centro commerciale nel quartiere di Podil. Il vasto incendio che ne è seguito ha reso necessario l’intervento di 11 squadre dei vigili del fuoco. Il bilancio delle vittime è di almeno 8 morti. Nella regione di Sumy, che i caccia russi bersagliano mentre si dirigono verso il centro dell’Ucraina, si sarebbe verificata una perdita di ammoniaca da un impianto chimico.
Ma ora la perdita nell’impianto chimico di Sumykhimprom è “sotto controllo con solo una persona ferita“. Lo ha affermato su Twitter il Centro per le comunicazioni strategiche del ministero della Cultura ucraina. Anche il Governatore dell’oblast (regione) di Sumy, Dmytro Zhyvytskyy, ha confermato su Telegram. “Alle ore 7.50 abbiamo eliminato la perdita“. “Attualmente sono in corso lavori regolari. Non vi è alcuna minaccia per la popolazione. Si è saputo di una persona ferita, un dipendente dell’impresa“, aggiunge il governatore.
Ucraina, Mariupol non si arrende
Kiev ha intanto respinto la richiesta di Mosca di consegnare la città di Mariupol. “La resa non è un’opzione“, ha dichiarato la vicepremier Iryna Vereshchuk. La quale ha aggiunto che l’Ucraina “chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro” per l’evacuazione dei civili. In una lettera, il ministero della Difesa russo sosteneva però che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arresa.
La Svizzera si offre di mediare
Per oggi 21 marzo si attende la ripresa dei colloqui tra Kiev e Mosca in formato online e continua a muoversi la diplomazia internazionale. La Svizzera sarebbe pronta a ospitare negoziati tra Russia e Ucraina, o comunque a fare da mediatore fra Putin e Zelensky. “Le armi tacciano presto“, ha detto il presidente svizzero Ignazio Cassis che oggi dovrebbe raggiungere il confine tra Polonia e Ucraina. E in Polonia si recherà il presidente Usa, Joe Biden, venerdì 25 marzo. A Varsavia incontrerà il suo omologo polacco, Andrzej Duda, ha annunciato la Casa Bianca. Per oggi pomeriggio è invece prevista una telefonata fra il premier Mario Draghi, il leader statunitense, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson.
Hackerato il Facebook russo
Arrivano intanto notizie secondo le quali pirati informatici hanno mandato in tilt il social media VKontacte (Vk), che si potrebbe definire come il Facebook russo. Sul social sono apparse, spiega l’Ansa, informazioni sulla guerra di Mosca contro l’Ucraina, incluse le difficoltà dell’esercito russo e il bombardamento di infrastrutture civili. Dall’account ufficiale del social network sarebbero partiti messaggi come: “L’esercito russo ha distrutto molte città pacifiche e più di 5.000 civili, di cui 100 bambini, sono morti“.
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