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Qatar2022, L’Italia del calcio non è più da mondiale. Mancini al capolinea?

La Macedonia del Nord è più catenacciara di noi. Si scalda Cannavaro?

Siamo fuori: per la seconda volta consecutiva la Nazionale di calcio italiano non disputerà il campionato del Mondo. Italia sconfitta in zona cesarini per 1 a 0 – gol di Aleksandar Trajkovski – dalla Macedonia del Nord e siamo fuori dal secondo mondiale consecutivo. Espulsi dal “calcio che conta” da Campioni d’Europa in carica. Mancini al capolinea? Si scalda Cannavaro? Il pallone azzurro è letteralmente infuocato.

Ha dell’incredibile, per il blasone delle forze in campo, anche se a dire il vero è stato tutto piuttosto in linea con le ultime prestazioni dell’Italia. Questa Nazionale ha segnato davvero poco nelle ultime gare – anche agli Europei molti calci di rigore e tanti difensori a segno – e ha pagato le disattenzioni difensive. Ma le cose vanno chiamate con il loro nome e questa ha il sapore di una vera e propria débâcle. Come quando si rievocano sul campo di calcio le Coree. Nessun scontro diretto con il Portogallo che ha vinto 3 a 1 con la Turchia. Ci andranno i Macedoni del Nord a giocarsi la chance di accedere all’edizione Qatar 2022.

Roberto Mancini: “Questa è la delusione più grande della mia carriera”

Ci ha sperato fino in fondo, ma da grandissimo campione quale è stato Roberto Mancini, è difficilissimo che non abbia visto sia le difficoltà che fatto i conti con le poche soluzioni. Alla domanda a caldo sul suo futuro risponde ai microfoni: “Ora è presto per parlarne. Avevo detto che l’Europeo vinto a Wembley era la più grande soddisfazione, questa è la delusione maggiore della mia carriera, e non riesco a pensare al futuro”. E poi l’assunzione sulle sue spalle di tutte le colpe dell’Italia e del movimento calcistico – forse troppo! – “Non è colpa del presidente Gravina, non è colpa dei ragazzi: il responsabile sono io.

Il

Abbiamo avuto fortuna all’Europeo, e abbiamo strameritato di vincerlo: quel che abbiamo preso otto mesi fa, l’abbiamo restituito con gli interessi stasera – arriva subito dopo in conferenza stampa con il presidente della FIGC Gravina al fianco l’analisi del Commissario Tecnico – Che analisi vogliamo fare, dopo una serata così? Abbiamo tirato quaranta volte e preso un gol al 92′ dopo tante occasioni. Io voglio bene a questi ragazzi, stasera ancora più. Sono giocatori forti, per il futuro“.

Euro 2020

A fargli eco Jorghinho, che torna sui due rigori sbagliati contro la Svizzera: “li ricorderò per sempre, e farà sempre male“; mentre fa autocritica di più Verratti: “Partite come quelle di stasera si devono vincere, e se non lo fai ti devi fare domande. E’ vero, abbiamo avuto sfiga, ma la fortuna va cercata e trovata“.

Il pallone azzurro infuocato

Dalla “tragedia azzurra“, come ha titolato questa mattina il quotidiano spagnolo AS, al più dolorosamente poetico “L’Italie perdue dans le désert” dei francesi de L’Équipe, la sostanza non cambia. La Nazionale è “fuori dal mondo come campeggia su La Gazzetta dello Sport stordita dalla Macedonia del Nord come ha scritto in prima pagina il Daily express. I meme che sono impazzati sui social ricordando la vittoria di luglio e la delusione della serata palermitana, o il “ne dovete ancora mangiare di macedonia” che ricalcava il festeggiamento con la pasta di Bonucci e Chiellini dopo la vittoria a Wembley.

Il presidente Gravina ha espresso a caldo l’appoggio al C.T. Mancini: che possa “esaurita la delusione“, continuarea lavorare sul progetto cominciato“. Ma ritornano alla mente alcune dichiarazioni del tecnico jesino come quella sulla “Nazionale oramai da tempo non è più così importante“, riferita al mancato spostamento della giornata di campionato e il poco allenamento insieme degli Azzurri. Il n.1 della FIGC rincara: “Dobbiamo riflettere e cambiare, e aumentare le energie: le mie le metto a disposizione del sistema, devo difenderlo. La nazionale, nella logica imprenditoriale dei club, è vissuta come un fastidio: io devo stare qui e proteggerla“.

Il futuro dell’Italia del calcio: AAA cercasi attacco stabile

Nell’immediato la Nazionale torna in ritiro a Coverciano, in vista di martedì 29 marzo quando dovrà giocare a Konya la finalina beffa contro la Turchia, quando in contemporanea saranno il Portogallo e, naturalmente, la Macedonia del Nord a giocarsi il posto che conta. Quello per il primo Mondiale di calcio in Qatar al via lunedì 21 novembre – il primo giocato in pieno inverno – con finale il 18 dicembre. Le voci del possibile inizio dell’era Cannavaro in panchina si susseguono da un po’ di tempo. Ma quello che salta agli occhi è la mancanza di un goleador assoluto, anzi anche di un attacco (un affetto?!?!) stabile e prolifico. Senza scomodare i miti assoluti azzurri del pallone che ci hanno trascinato alla vittoria in passato – Paolo Rossi, Roberto Baggio – almeno un paio di centravanti di peso e fantasia. Quelli che sai che nell’arco della partita, su 3 o 4 occasioni davanti alla porta, ti risolvono in qualche modo la partita. E fanno vincere le partite all’Italia.

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Angela Oliva

Direttore Responsabile
Pugliese di nascita, muove le sue prime esperienze giornalistiche tra Palio, Sport e Cronaca bianca a Siena durante il periodo universitario divenendo pubblicista subito dopo la laurea con lode in Scienze della Comunicazione. Con il trasferimento a Roma inizia il praticantato che la porterà a diventare professionista nel 2008. Si è occupata di gambling, dipendenze, politica estera (ha una seconda laurea sempre con lode in Scienze internazionali e diplomatiche), ippica, economia. Ha collaborato con giornali, TV (Telenorba), l'agenzia di stampa nazionale Il Velino-AGVNews e con diverse realtà specializzate. Diverse le esperienze in agenzie come account ed advisor del settore bancario, di associazioni di categoria, di comunicazione pubblica, turismo, trasporti, cybersecurity, compliance & risk management, telecomunicazioni, 5G e di gaming.
In parallelo si è occupata di Comunicazione strategica e Marketing come manager in azienda - trasferendosi a Rimini - assumendo spesso anche la responsabilità delle Relazioni esterne. Ha approfondito, con due diversi master, anche i temi della Corporate Social Responsibilty e della Sostenibilità.

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