Per le strade di Milano è apparsa nelle ore scorse una nuova opera di denuncia contro la guerra in Ucraina; si chiama Remember ed è una creazione dell’artista di Street Art aleXsandro Palombo. Il soggetto della rappresentazione è chiaro: Anna Frank brucia la ‘Z’ di Putin.
Nella nuova opere di aleXsandro Palombo ritorna la denuncia contro la guerra in Ucraina; in un’immagine molto emblematica in cui Anna Frank, con un foulard al collo con i colori della bandiera ucraina, brucia simbolicamente una Z della campagna imperialista.
Apparsa sui muri di Milano lo scorso 24 marzo, l’opera di Street Art dell’artista contemporaneo e attivista, mostra tutta la crudeltà della guerra; ma non vuole richiamare i tragici eventi della Shoah ma bensì denunciare il tragico impatto emotivo della propaganda d’odio.
Contro la propaganda e la diffusione dell’odio
Lo scorso 24 marzo è apparsa una nuova opera dell’artista contemporaneo, maestro di Street Art, aleXsandro Palombo; riconosciuto nel mondo per le sue opere satiriche, riflessive e irriverenti, che si concentrano sui diritti umani, l’inclusione, le diseguaglianze, l’artista ha voluto, ancora una volta, farsi portavoce di una tematica tanto tragica quanto attuale. La nuova creazione di aleXsandro Palombo si chiama Remember; l’opera ritrae Anna Frank che brucia con una candela un foglio con la lettera “Z“. Quest’ultimo, infatti, è il nuovo simbolo della propaganda imperialista a sostegno dell’invasione di Putin in Ucraina.
Da questo punto di vista, dunque, la creazione artistica di aleXsandro Palombo non si presenta come un richiamo ai crimini della Shoah; ma è piuttosto una denuncia sull’impatto emotivo della guerra di propaganda. Una denuncia alla diffusione di odio e mistificazione della verità che oggi, come scrive il comunicato che diffonde Remember: “Trova spazio con la comunicazione di massa e la diffusione dei social network“.
Le fake news sulla guerra in Ucraina
Anne Frank è il soggetto di questa opera evocativa. “Un monito a (ri)mettere in moto la memoria, uno stimolo alla riflessione sul potere dei simboli e l’infanzia negata“. I bambini vittime di questa guerra che da una parte vengono uccisi e dall’altra vengono sfruttati dalla propaganda di regime e ci riportano alla memoria il nazismo: bambini contro bambini in una guerra che non risparmia nessuno.
Descrivendo la sua ultima creazione artistica aleXsandro Palombo ha dichiarato: “Stiamo assistendo a un modello di guerra che si sviluppa con molteplici mezzi tra cui quelli delle fake news e della propaganda sui social network per influenzare i sentimenti e l’opinione pubblica. La “denazificazione” di Putin è una grande operazione di propaganda e mistificazione della realtà messa in atto per poter giustificare la barbara invasione dell’Ucraina. La memoria è l’anticorpo più potente che abbiamo per poterci difendere dalle insidie del presente”. Non si tratta della prima volta che l’artista affronta temi forti di denuncia; anche Anna Frank non appare per la prima volta come protagonista nelle opere di Palombo. Già nel 2015, trasformandola in una protagonista dei Simpson, l’aveva celebrata nell’opera Never Again; opera con cui l’artista ha affrontato gli orrori dell’olocausto ritraendo i Simpsons ad Auschwitz, una serie di sensibilizzazione inserita in varie pubblicazioni tra cui Holocaust Icons in Art: The Warsaw Ghetto Boy and Anne Frank della casa editrice tedesca De Gruyter, scritto dalla storica israeliana Batya Brutin, critico d’arte e ricercatrice di arti visive della Shoah in Israele e nel mondo.
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