Ucraina, il massacro di Bucha scuote il mondo. L’Onu: “Crimini di guerra”
Orrore senza fine in Ucraina dove ai russi si attribuiscono esecuzioni di massa, torture, e uccisioni indiscriminate di civili
Le immagini del massacro dei civili di Bucha, città ucraina a nord-ovest di Kiev, segnano un punto di svolta nella guerra della Russia. E creano un profondo shock nelle istituzioni europee che chiedono più sanzioni verso Mosca.
Il capo dei soccorritori, Serhii Kaplytchny, fa sapere che i suoi uomini hanno ritrovato 57 corpi in una fossa comune a Bucha. Una dozzina erano visibili, alcuni solo parzialmente sepolti. Ma sarebbero in tutto oltre 400 i cadaveri rinvenuti nelle zone a nord di Kiev da cui i russi si sono ritirati. “Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti” ha detto il premier italiano Mario Draghi. “La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto.”
L’Onu: “La Croce Rossa indaghi“
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto “profondamente scioccato dalle immagini dei civili uccisi a Bucha“, dove molti corpi sono stati scoperti dopo il ritiro delle forze russe. “È essenziale che un’indagine indipendente faccia luce sui responsabili“, ha aggiunto in un breve comunicato stampa. L’Onu sottolinea che i corpi scoperti a Bucha “sollevano serie domande su eventuali crimini di guerra“. “Dobbiamo fare chiarezza su questi crimini dei militari russi“, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Il comitato internazionale della Croce Rossa abbia accesso all’area per documentare in modo indipendente le atrocità“, ha proposto inoltre Scholz.
Von der Leyen: “Inchiesta subito“
Il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato le immagini “insostenibili” provenienti da Bucha. “Sconvolta dalle notizie di indicibili orrori nelle aree da cui si sono ritirati i russi. Un’inchiesta indipendente è necessaria e urgente“. Così la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. “Vanno imposte sanzioni ancora più dure” alla Russia, chiede la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. Anche il capo della diplomazia Usa Antony Blinken e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg hanno condannato alla Cnn le atrocità contro i civili attribuite ai russi. “Quelle immagini sono un pugno allo stomaco“, ha reagito Blinken, ribadendo che gli Usa stanno documentando eventuali “crimini di guerra“, senza però dire se li considera crimini contro l’umanità o genocidio. In Italia il segretario del PD, Enrico Letta, ha proposto l’immediato embargo dell’Europa sul petrolio e sul gas russi.
How many #Bucha before we move to a full oil and gas Russia embargo? Time is over.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) April 3, 2022
Mosca: “Non nostri i crimini a Bucha“
Mosca ha respinto però le accuse di aver ucciso civili a Bucha. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass. Foto e video sui morti di Bucha sarebbero fake prodotti da Kiev e dai media occidentali. A Odessa sono intanto tornate a suonare le sirene di allarme con le autorità che hanno invitato la popolazione a mettersi al riparo, nelle abitazioni o nei rifugi. Mentre diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito da Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino dell’Interno, scrive il Guardian.
E mentre il presidente ucraino Volodomyr Zelensky accusa la Russia di commettere un “genocidio” in Ucraina per spazzare via “l’intera nazione“, Mosca denuncia aggressioni ucraine. Un’esplosione si è verificata oggi 3 aprile nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 chilometri dal confine dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky, Oleg Medvedev, come riporta l’agenzia Ria Novosti. Venerdì Mosca aveva denunciato un attacco aereo ucraino su un deposito di petrolio, sempre a Belgorod.
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