Il famoso Caffè Meletti, la rinascimentale Piazza del Popolo, la dolcezza delle colline marchigiane e quel mare a pochi chilometri a cui è difficile resistere. Chissà cosa avrà influenzato Giovanni Allevi di tutto ciò. Ascolano doc e al contempo pianista indiscusso di fama mondiale. Un vero e proprio talento Made in Marche.
Quella cascata di riccioli neri, insieme al suo pianoforte, è la sua coperta di Linus, gli occhiali spessi, le t-shirt da teenager, quel sorriso sincero sono i tratti che lo caratterizzano. Ma ancor più quella spontaneità ed umiltà che solo i grandi riescono a conservare. Allevi e le sue magiche dita che hanno fatto emozionare intere platee mondiali. “Con il pianoforte ho un rapporto spaventoso e sublime al tempo stesso perché è uno specchio attraverso il quale possiamo trovare e vederci in profondità”.
Giovanni Allevi, un ragazzino con la musica nel cuore
“Il Mozart del nuovo millennio”, “L’Enfant Terrible della musica classica contemporanea”, “Colui che ha rivoluzionato il panorama della musica mondiale”. La stampa nel corso degli anni ha elargito più che consensi al famoso musicista italiano. Giovanni Allevi, compositore e pianista di fama internazionale, è responsabile di un profondo rinnovamento della musica colta, riportando l’arte della composizione all’attenzione delle nuove generazioni. Il pianista è diplomato in Pianoforte e in Composizione ed è laureato in Filosofia con la tesi “Il vuoto nella Fisica Contemporanea”. Ha calcato i palchi delle più importanti sale da concerto del mondo, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano, fino all’Auditorium della Città Proibita di Pechino. Grazie al suo impegno intellettuale, è punto di riferimento filosofico sui concetti di innovazione e analisi del cambiamento. Il suo ultimo libro è intitolato Revoluzione.
Numerose sono le tesi di laurea a lui dedicate. E pensare che al suo primo concerto ad ascoltarlo c’erano solo cinque persone. “Ricordo il mio primo concerto a Napoli.”- ha dichiarato Allevi a Serena Bortone ospite nella trasmissione Oggi è un altro giorno – “C’erano cinque persone, ma io suonai ugualmente e capii che la musica è un fuoco e che basta il calore di poche persone per andare avanti”. Il musicista e compositore ha ricordato anche che avevano dimenticato di prenotargli una camera d’albergo e fu costretto a dormire in stazione. Tanti anni dopo sempre a Napoli lo hanno accolto migliaia di persone e di ammiratori. Un racconto che Allevi accompagna molto spesso con le esibizioni. «Quello che voglio trasmettere è la grazia della musica che porta al silenzio»
La malattia di Asperger di cui sarebbe vittima il musicista
Tra i numerosi riconoscimenti del pianista figurano: Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici e culturali, è Stella d’Oro al Valor Mozartiano, Premio Falcone e Borsellino, ed Ambassador di Save the Children, in prima linea nella difesa dei diritti dei più piccoli. Ha ricevuto inoltre apprezzamenti di stima da Papa Benedetto XVI, Papa Francesco, dal Premio Nobel Mikhail Gorbaciov. L’Agenzia Spaziale Americana NASA gli ha intitolato un asteroide: giovanniallevi111561. Recentemente è stato autore e conduttore di una innovativa docu-serie in onda su Rai Play: Allevi in the jungle. Kiss me again è il brano con cui torna al pianoforte solo dopo il successo delle sue produzioni con orchestra sinfonica per pianoforte e orchestra e coro e orchestra.
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