Ucraina: offensiva russa nel Donbass, rubate sostanze radioattive a Chernobyl
"A Mariupol decine di migliaia di morti" denuncia il presidente Volodymyr Zelensky
Da oltre 40 giorni la città ucraina di Mariupol, sul Mare d’Azov, è sotto assedio russo. Ci sarebbero ormai decine di migliaia di morti. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, durante il suo discorso davanti al parlamento della Corea del Sud, come riferisce il media di Kiev Ukrinform.
“Mariupol è distrutta” ha detto Zelensky. “Ci sono decine di migliaia di morti, ma anche così i russi non fermano l’offensiva. Vogliono fare di Mariupol una città evanescente“. Inoltre, l’offensiva finale della Russia nella regione orientale del Donbass “è già iniziata“. Lo afferma sulle tv ucraine, come riporta Cnn, Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino. “I russi stanno accumulando le loro forze“, ha detto Denysenko.
Il quale ha segnalato esplosioni durante la notte nella regione di Dnipro e ha detto che anche il bombardamento di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, a est, è continuato. Primo obiettivo dell’attacco russo sarebbe la città di Izium, – nella regione di Kharkiv ma vicina a Kramatorsk nel Donbass – poi toccherebbe a Dnipro, a nord di Zaporizhia, considerata un “obiettivo strategico“.
Rischio bombe al fosforo su Mariupol
Proprio a Mariupol i combattimenti sono sempre più intensi e le forze russe sono riuscite a conquistare nuovo terreno. La città portuale ucraina, assediata ormai da settimane, sarebbe divisa in due parti. I combattenti ucraini – circa 3mila – si trovano nel porto principale a sud-ovest e nell’acciaieria Azovstal a est. Secondo l’intelligence britannica c’è l’incubo delle bombe al fosforo, vietate dalle convenzioni internazionali. “Un precedente utilizzo da parte dell’esercito russo di munizioni al fosforo nella regione di Donetsk accresce la possibilità di un loro futuro utilizzo a Mariupol“.
Vereshchuk: “Evacuare subito“
Nella notte le sirene per allarme attacco aereo sono suonate anche nelle altre città ucraine, da Kiev a Odessa, Dnipro e Leopoli. La vicepremier Iryna Vereshchuk è tornata ad invitare gli abitanti delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv a lasciare le proprie abitazioni. “Spesso la decisione di evacuare si rimanda, si pensa che tra un po’ la guerra finirà. Purtroppo devo dire che non sarà così. Dobbiamo essere resilienti e molto responsabili verso noi stessi e le nostre famiglie. Se è possibile evacuare, allora per favore evacuate” ha detto.
I crimini di guerra in Ucraina
Proseguono nel frattempo le attività per accertare se siano stati commessi crimini di guerra dal 24 febbraio ad oggi da parte dei russi. Secondo l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito “ulteriori prove continuano ad emergere“. E “ciò include la scoperta di una tomba improvvisata contenente civili ucraini morti vicino a Buzova“, piccolo centro a pochi chilometri a ovest di Kiev. “Alcuni proiettili e corpi estranei rimossi dai feriti saranno portati come prove in tribunale per crimini contro l’umanità“. Ma anche “per provare la violazione delle convenzioni riguardanti l’uso di bombe a grappolo da parte dei russi“. Lo ha dichiarato il ministro della Salute ucraino, Viktor Lyashko, dopo una visita a Chernihiv, città settentrionale, non lontana dal confine con la Bielorussia.
Chernobyl, furto di sostanze radioattive
Si teme intanto che le forze russe che dal primo giorno di guerra, il 24 febbraio, fino al 31 marzo, avevano occupato la famigerata ex centrale nucleare di Chernobyl, abbiano rubato sostanze radioattive. Avrebbero anche scavato trincee nel terreni ad alta contaminazione della cosiddetta foresta rossa. Molti i militari di Mosca che avrebbero contratto la sindrome da radiazioni acute. Ora l’Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione di Chernobyl afferma, citata dalla Bbc, che le sostanze radioattive rubate potrebbero ucciderli. L’Agenzia riferisce che le truppe russe, entrate in un’area di stoccaggio della base di ricerca Ecocentre, avrebbero sottratto 133 diverse sostanze altamente pericolose. “Anche una piccola parte di queste sostanze è mortale se gestita in modo non professionale“, spiega l’Agenzia. E aggiunge che “il posto in cui sono state portate le sostanze rubate è sconosciuto“.
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