Un gruppo di hacker affiliati ad Anonymous ha rivolto un ransomware russo contro la sua agenzia spaziale nazionale. Lo avrebbero affermato gli esperti di sicurezza. Intanto Anonymous ha trafugato 600 giga di documenti dal un altro Ministero russo.
Il Network Battalion 65 – o NB65 – il mese scorso, infatti, ha affermato in una serie di post su Twitter che il gruppo aveva rubato file da Roscosmos e abbattuto i satelliti.
Un ransomware è un tipo di malware che blocca l’accesso del dispositivo che viene infettato, richiedendo una sorta di riscatto da pagare per rimuovere il blocco. NB65 ha condiviso una serie di immagini di quelle che dovrebbero essere informazioni sul server Roscosmos. Questo avrebbero spento un sistema di monitoraggio gestito dall’agenzia spaziale russa.
Nuovo attacco degli hacker affiliati ad Anonymous
Il gruppo di hacker affiliato ad Anonymous ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin “non aveva più il controllo sui satelliti spia“. Ha anche affermato di aver scaricato e cancellato file riservati relativi all’imaging satellitare dell’agenzia spaziale e al sistema di monitoraggio dei veicoli. L’alleato di Putin, Dmitry Rogozin, che è il capo del Roscosmos, ha negato l’affermazione. L’uomo, infatti, nega di aver perso il controllo dei suoi sistemi e ha definito gli hacker “hacker”.
In un tweet del mese scorso, Rogozin ha scritto: “Tutti i nostri centri di controllo delle attività spaziali funzionano normalmente“. Secondo il Daily Telegraph, però, gli analisti che hanno approfondito un file contenente il codice sorgente dietro l’hacking hanno affermato che condivideva il codice con un ransomware utilizzato da un gruppo di criminalità informatica russa. Il gruppo degli esperti ha dichiarato di aver scoperto che corrispondeva al 66% dello stesso codice di Conti. Quest’ultimo è un gruppo criminale russo che ha estorto milioni di dollari alle società occidentali.
Ciò potrebbe suggerire che NB65 ha trasformato il ransomware russo “contro se stesso nel suo attacco informatico a Roscosmos il mese scorso“. Intanto Anonymous avrebbe colpito ancora l’economia della Russia con un nuovo attacco. Dopo giorni di apparente tranquillità, infatti, il gruppo di hacker ha trafugato un totale di 600 gigabyte di documenti al Ministero della Cultura e ad una sezione provinciale del Dipartimento dell’Educazione. Apparentemente innocua, questa mossa potrebbe in realtà far trapelare importanti informazioni. Grazie a questi documenti, infatti, i paesi occidentali e le intelligence potrebbero venire a conoscenza di quali funzionari ed oligarchi stanno collaborando con il Cremlino.
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