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Draghi positivo al Covid, settimana di fuoco per il Governo e il Parlamento

Il 19 aprile riforma del Csm, il 20 Montecitorio vota il Def, il 21 al Senato il decreto energia

Positivo al Covid il Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Al momento è asintomatico ma non potrà più recarsi in Africa nei prossimi giorni. La settimana dopo Pasqua vedrà la politica impegnata su vari fronti: decreto Energia, Def, riforma del Csm.

A rappresentare il Governo Draghi in Angola e in Congo, mercoledì 20 e giovedì 21 aprile, saranno i ministri degli Esteri e Transizione Ecologica: Luigi Di Maio e Roberto Cingolani. I quali tenteranno di stringere accordi internazionali che assicurino all’Italia fonti di approvvigionamento energetico diverse da quelle che provengono dalla Russia. Il premier, che ha trascorso la Pasqua nella sua dimora a Città della Pieve (Perugia), continuerà comunque a svolgere e seguire da remoto l’attività dell’esecutivo.

Draghi e gli appuntamenti chiave

Dopo la pausa di Pasqua, si aprirà la nuova settimana politica e la maggioranza di unità nazionale che sostiene Draghi si prepara a una ripresa difficile. Sul tavolo c’è sempre il nodo approvvigionamenti, ma anche la riforma del Csm, il Documento di economia e finanza (Def), il decreto Energia. Il Parlamento sarà impegnato con l’esame del Def. Domani 19 aprile invece entra nel vivo la riforma del Consiglio superiore della magistratura. La maggioranza è divisa. Italia Viva ha già fatto sapere di non voler votare le modifiche proposte perché ritenute inutili.

G20 Ambiente Napoli decarbonizzazione Cingolani
Al centro il ministro Roberto Cingolani. Foto Twitter @MiTE_IT

Energia: il decreto in Senato

Il capitolo energia è sempre sul tavolo. Il PD continua a premere su Draghi per l’embargo alle importazioni di gas naturale e petrolio dalla Russia. Ogni giorno dall’Europa – largamente dipendente dalle forniture energetiche russe – affluisce nelle casse della Federazione Russa circa un miliardo di euro. Un fiume di denaro che Mosca usa per finanziare la guerra in Ucraina. E Se il PD vuole lo sblocco di molti progetti sulle energie rinnovabili (solare, eolico, geotermico e non solo), Azione di Carlo Calenda propone di puntare alla riapertura delle centrali a carbone. La prova dei fatti si avrà giovedì 21 aprile, quando approderà nell’Aula del Senato il decreto Energia. Montecitorio lo ha già licenziato con voto di fiducia. Il decreto.

La maggioranza e la crisi economica

Le forze politiche sono alla ricerca di strumenti che possano dare risposte alla crisi economica innescata dal conflitto in Ucraina. Il PD ha insediato una task force permanente al Nazareno. Tuttavia la priorità è quella di difendere e rafforzare il potere d’acquisto attraverso interventi del Governo Draghi sui salari e sulle pensioni, come ha già fatto sapere il segretario, Enrico Letta. Il Movimento 5 Stelle preme per un nuovo scostamento di Bilancio e un taglio all’Iva sui beni di prima necessità. Da parte della Lega e del Centrodestra continua a essere alta l’attenzione sulla delega fiscale.

Calenda Carlo
Il leader di Azione, Carlo Calenda

Def e Csm, le riforme in campo

Il Parlamento sarà impegnato anche con l’esame del Def. Il Documento di economia e finanza del Governo Draghi sarà all’attenzione dell’Aula della Camera mercoledì mattina, 20 aprile, con il voto a maggioranza assoluta sulla Relazione entro le 14,30. Poi sarà invece all’esame dell’Aula del Senato a partire dalle 14. Il giorno prima, tuttavia, martedì 19 aprile in Aula il testo di riforma del Consiglio superiore della magistratura, approvato il 14 aprile in Commissione Giustizia. La normativa contiene una delega al Governo anche per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare.

Una seduta del Csm alla presenza di Mattarella

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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