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Francia: Macron avanti su Le Pen nei sondaggi, Mélenchon premier?

I 7,7 milioni di elettori della sinistra radicale di France Insoumise vero ago della bilancia fra il capo dello Stato uscente e Marine Le Pen

In Francia il primo sondaggio post duello in tv premia Emmanuel Macron. L’altra candidata alle elezioni presidenziali, Marine Le Pen, arranca. Il capo dell’Eliseo cerca di far apparire la sua avversaria come una longa manus di Putin a Parigi. Ma la corsa è a tre, perché Jean-Luc Mélenchon punta alle legislative di giugno per imporsi come Primo ministro.    

Dopo il dibattito in tv del 20 aprile, i dati dell’istituto Elabe per Bfm-Tv parlano chiaro. A vincere nelle preferenze dei francesi, con largo distacco, il dibattito di ieri sera è stato Macron col 59%, contro il 39% della Le Pen. I sondaggi dei giorni passati davano Macron al 55% contro un 45% per Le Pen.

Macron Le Pen Francia

Difficile, tuttavia, immaginare che per il ballottaggio alle urne, domenica prossima 24 aprile, le cose andranno esattamente così. Per il capo dello Stato uscente le incognite sulla strada della rielezione non mancano. In primo luogo l’astensione, al 26% al primo turno delle presidenziali. Un valore alto per la media delle consultazioni elettorali francesi. Ed è infatti anche agli astenuti che Macron si è rivolto in questi giorni di comizi prima del voto.

Incognita Mélenchon

Poi c’è l’elettorato di sinistra: cosa faranno i 7,7 milioni di francesi che il 14 aprile hanno premiato oltre le aspettative Jean-Luc Mélenchon assegnandoli quasi il 22%? Gli analisti sono convinti che si spaccheranno perfettamente in tre: domenica un terzo voterà per Macron, un terzo per Le Pen, un altro terzo resterà a casa o voterà scheda bianca. Da parte sua il leader di France Insoumise non è andato tanto per il sottile, com’è suo costume. E ha fatto appello a votare per …lui. Come premier. In un’intervista televisiva a BfmTv ha precisato: “Non c’è bisogno di essere eletto deputato per essere primo ministro“. Mélenchon si riferiva alle “elezioni legislative del prossimo giugno, che sono come un terzo turno” delle presidenziali.

Melenchon Francia
Jean-Luc Mélenchon. Foto @corbyn_project

Macron non avrà vita facile

L’obiettivo dell’anti Macron di sinistra è di imporre all’Assemblea nazionale, attraverso un ampio suffragio, una maggioranza che faccia perno sull’Unione Popolare. La strategia da percorrere sarebbe quella di “convincere gli astensionisti“, ma anche di favorire una coalizione delle forze di sinistra intorno a un programma comune. Dopo “gli errori di strategia di fondo commessi“. Mélenchon non ha annunciato se si candiderà come deputato, ma ha affermato che da (eventuale) Primo ministro introdurrà il referendum di iniziativa cittadina. “Non credo succederà” ha invece spiegato riferendosi a una sua ridiscesa in campo per le presidenziali del 2027.

Marine Le Pen Francia
Marine Le Pen il 14 aprile ad Avignone. Foto Twitter @MLP_officiel

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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