Ironico, irriverente, fuori degli schemi. Jean Paul Gaultier ha segnato davvero un’epoca. L’ex enfant terrible della moda, come è stato spesso soprannominato lo stilista, ha avuto il merito di esprimersi abbattendo i canoni tradizionali del fashion.
Autodidatta, non frequenta scuole di moda. Riesce però attraverso la sua sensibilità e creatività a esprimersi, ricordando spesso che la sperimentazione attraverso oggetti di scarto è stata fondamentale per iniziare a lavorare sulle sue idee.
Jean Paul Gaultier, lo stilista fuori dagli schemi
Jean Paul Gaultier nasce il 24 aprile 1952 a Arcueil, Val-de-Marne, in Francia. È figlio unico, timido e piuttosto solitario. A scuola non si esprime molto bene. “Un giorno la maestra si accorse che stavo disegnando delle ballerine delle Folies Bergère, tutte piume e paillette. Mi picchiò sulle dita con la riga e per punizione mi attaccò il disegno sulla schiena obbligandomi a fare il giro della classe”, un castigo che ha un risvolto del tutto inaspettato. I compagni amano i disegni di Jean Paul e cominciano a volerne versioni su richiesta.
“Quell’esperienza è diventata il passaporto che mi ha aperto le frontiere della comunicazione. Ho capito che sapevo parlare con la gente”, racconta Jea Paul Gautier. Sua nonna lo sostiene senza esitazione, gli lascia piena libertà di espressione, anche quando smonta le tende per confezionare un velo o quando buca le tovaglie per farne delle gonne. I genitori lo appoggiano, anche quando dice “che forse non ci sarebbe stata una ragazza, loro mi diedero pace rispondendomi che l’amore è sempre giusto e che sarebbe stato perfetto in ogni caso“.
L’enfant prodige allievo di Pierre Cardin
A soli 13 anni Jean Paul Gaultier comincia a creare vestiti per la sua famiglia, traendo ispirazione dai corsetti. Non frequenta nessuna scuola di moda, ma si appassiona a tal punto che comincia a disegnare bozzetti e a inviarli ai principali atelier parigini. Il giorno del suo diciottesimo compleanno arriva una proposta di lavoro come assistente da Pierre Cardin. E’ il 1970 e Gaultier comincia la sua prima esperienza lavorativa nell’universo della moda. Nel 1976 il designer fonda il suo marchio e sfila a Parigi.
Jean Paul Gaultier: gli iconici bustier per Madonna
Impossibile dimenticare le sue rivoluzioni in fatto di stile: dall’utilizzo della gonna, specialmente dei kilt, e del make-up per l’uomo, passando per l’iconica t-shirt da marinaio Breton stripe, alla reinterpretazione provocatoria del corsetto. In primis quello con i seni conici disegnato per Madonna durante il suo Blond Ambition Tour. Un capo che è entrato nella storia del costume e della moda e oggetto di svariate mostre in giro per il mondo.
Jean-Paul Gaultier è riuscito a sconvolgere le regole scegliendo per le proprie passerelle modelli non convenzionali come anziani, donne oversize, persone ricoperte di piercing e tatuaggi, nani o transgender. Impegnato da sempre nell’abbattimento delle barriere di genere, nel 1985 presenta la collezione unisex Un guardaroba per due. Tra le muse dello stilista si annoverano Teri Toye, il primo modello transessuale degli anni 80, la cantante lesbica Beth Ditto e la drag queen Conchita Wurst.
I celebri profumi Jean Paul Gaultier
Dal 1993 la maison francese Gaultier lancia una linea di fragranze, i leggendari profumi-busto Classique e Le mâle. A seguire l’essenza femminile Fragile e quella unisex Gaultier². I profumi di Gaultier si sono impressi nell’immaginario grazie a quelle bottiglie scultura che ritraggono il busto maschile e femminile.
Il futuro di Jean Paul Gaultier
Nel 2014 Jean-Paul Gualtier dice stop al prêt-à-porter dopo quasi 40 anni di carriera. “Ero pressato da tempi e scadenze troppo serrati, che non fanno per me. D’ora in poi potrò riprendere i miei ritmi e soprattutto la mia creatività”. E arrivano i progetti speciali, come il one man show e, naturalmente, l’appuntamento con la haute couture.
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