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Twitter al guinzaglio di Musk: taglio dei costi e influencer a pagamento

Fra le ipotesi avanzate dal patron di Tesla anche l'abbonamento ai contenuti

Comincia a prendere forma il progetto che Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter, sta maturando per rivoluzionare il social che ‘cinguetta’.

Secondo quanto riporta l’Ansa, Musk avrebbe in mente di tagliare i costi e ridurre la forza lavoro, oltre a pagare influencer per creare contenuti sulla piattaforma. Sono alcune delle idee per trasformare e rilanciare economicamente Twitter emerse nei meeting fra il magnate americano e varie banche durante le trattative per ottenere finanziamenti. Fra le ipotesi avanzate dal patron di Tesla per rilanciare il social che ‘cinguetta’ c’è anche la possibilità di introdurre un abbonamento, ovviamente a pagamento. Twitter, dunque, non sarebbe più interamente gratuito.

Elon Musk razzo

Twitter come Tesla e SpaceX

Nel corso delle conversazioni, riportate dai media americani, Elon Musk avrebbe chiarito che intende realizzare profitti da Twitter. E avrebbe portato gli esempi di Tesla e SpaceX, due delle sue aziende: la prima di avveniristici veicoli elettrici, la seconda per l’esplorazione dello Spazio. Secondo l’agenzia di stampa americana Bloomberg, Musk ha già venduto quote rilevanti di azioni delle sue proprietà per far fronte al nuovo impegno in Twitter. Specie le azioni di Tesla: il patron avrebbe ceduto un totale di 8,5 miliardi di dollari, solo in questa settimana.

Un’auto Tesla, azienda di Elon Musk, in dotazione alla polizia americana

Musk si compra Twitter

Come è noto, appena 4 giorni fa, lo scorso 25 aprile, con un radicale voltafaccia rispetto alle attese, il Consiglio di amministrazione di Twitter ha accettato l’offerta dal valore di 44 miliardi di dollari del patron di Tesla. L’accordo di acquisizione da parte di Musk si perfezionerà antro il 2022. Si tratta di uno dei maggiori leveraged buyout – acquisizione attraverso debito – di una società quotata in Borsa che sia mai stato effettuato. Twitter si appresta dunque a lasciare il mercato azionario di Wall Street a New York e a diventare un società del tutto privata. Il miliardario statunitense che progetta lo sbarco su Marte la controllerà interamente.

Ma Trump non ci sarà

Con l’acquisizione di Twitter l’uomo più ricco del mondo mette le mani su uno dei social più influenti del pianeta. Basti pensare alla circolazione di informazioni ufficialinotizie giornalistiche, dibattiti fra gli utenti, e anche fake news, in relazione alla guerra in Ucraina. “Farò di Twitter la piattaforma  della libertà  di parola per eccellenza” ha affermato Musk. Una piattaforma su cui, tanto per fare un esempio, molti americani sperano di poter ritrovare presto Donald Trump.

Trump presidente Usa telefonata Georgia

Il Twitter del fondatore, Jack Dorsey, espulse l’allora presidente uscente degli Usa, dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Secondo analisti e commentatori, Trump sta già pagando un conto salato per l’esclusione da Twitter. Il social media Truth, che ha messo in piedi per correre ai ripari, ha un pubblico limitato. Ed è già alle prese con una fuga di manager. Insomma: rischia di scomparire. Lo stesso Trump ha però escluso, al momento, un suo ritorno sul nuovo Twitter di Musk.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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