Stop al caro prezzi dei carburanti: via libera del Consiglio dei ministri al decreto che prolunga fino all’8 luglio il taglio delle accise. L’intervento del Governo si estende anche al metano: l’accisa va a zero e l’Iva da pagare si riduce al 5%.

Il Consiglio dei ministri ha dato dunque il suo ok alla normativa contro i rincari dei prezzi sui carburanti. Tra le misure più importanti c’è appunto la proroga del taglio delle accise fino all’8 luglio. L’intervento si estende inoltre al metano per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%. Ma non basta. Il Cdm ha deliberato anche il monitoraggio del Garante dei prezzi, che si potrà avvalere della Guardia di finanza. L’obiettivo è di eseguire controlli anti-speculazione.

Nel testo è scritto che “al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione dell’aliquota Iva sul gas naturale usato per autotrazione trovano applicazione, in quanto compatibili, le disposizioni” sui controlli. Vuol dire che il Garante dei prezzi e la Guardia di finanza potranno monitorare “l’andamento dei prezzi del predetto gas naturale praticati nell’ambito dell’intera filiera di distribuzione.” Il provvedimento prevede accisa a “zero euro per metro cubo” per il “gas naturale usato per autotrazione“. Al quale si applica un’aliquota Iva “stabilita nella misura del 5%“.

Prezzi dei prodotti energetici

Il taglio delle accise sui carburanti “in considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici” è quindi prorogato. “A decorrere dal 3 maggio 2022 e fino all’8 luglio 2022“.

Le aliquote saranno di vario genere. “Per la benzina 478,40 euro per mille litri. Per oli da gas o gasolio usato come carburante 367,40 euro per mille litri. I gas di petrolio liquefatto (GPL) usati come carburanti vanno a 182,61 euro per mille chilogrammi. Si conferma altresì per altri due mesi lo sconto di 25 centesimi rispetto all’accisa ordinaria di 728,40 euro ogni mille litri per la benzina e di 617,40 euro ogni mille litri per il gasolio.

Inflazione mai così alta da 30 anni

Non si arresta, intanto, la crescita dei prezzi dei beni di consumo e dell’inflazione nel nostro Paese. Per il 9° mese consecutivo si registra un’accelerazione. Valori che, complessivamente, non si registravano da trent’anni.

Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dell’1,2% su base mensile. Ma quello su base annua è ben più elevato: +6,7% rispetto a 12 mesi fa. Lo ha comunicato l’Istituto nazionale di statistica precisando che un tale livello di inflazione non si registrava dal luglio del 1991.

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