Nell’arco di 24 ore, fra l’intervista del ministro degli esteri russo, Serghej Lavrov, a Zona Bianca su Rete 4, e le reazioni che ha suscitato in tutto il mondo, è esplosa una dura polemica fra Roma e Mosca. Draghi ha parlato di un “comizio” con concetti “aberranti” e “osceni“. La Russia replica ora accusando “i politici italiani di ingannare la loro opinione pubblica“.
“Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità” ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, in un messaggio diffuso su Telegram. “Perché i politici italiani stanno ingannando la loro opinione pubblica“. Zakharova ha sostenuto che “l’iniziativa di condurre l’intervista non è partita dal ministero degli Esteri” di Mosca, “ma da giornalisti italiani”.
Cosa ha detto Draghi
Nel corso della conferenza stampa di ieri sera dopo il Consiglio dei ministri, ieri 2 maggio, il premier Mario Draghi aveva duramente commentato le parole di Lavrov, il quale aveva, fra l’altro, additato l’Italia a Paese “in prima fila nelle sanzioni” contro Mosca adombrando una sorta di voltafaccia che il Cremlino aveva accolto con “sorpresa“. Le parole di Lavrov sono state “aberranti” e “la parte su ‘Hitler ebreo’ è veramente oscena” aveva tagliato corto Draghi.
La (non) libertà di stampa in Russia
In Italia “c’è libertà di espressione. Il ministro Lavrov appartiene a un paese dove non c’è libertà di espressione. Questo Paese, l’Italia, permette di esprimere le proprie opinioni liberamente, anche quando sono palesemente false, aberranti. Quello che il ministro Lavrov ha detto è aberrante“, ha affermato il premier. “La televisione trasmette liberamente queste opinioni” ma “in realtà” quello di Lavrov “è stato un comizio. Ci si deve chiedere” se è giusto “accettare di invitare una persona che chiede di essere intervistata senza nessun contraddittorio. Non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee“, ha detto ancora Draghi in conferenza stampa.
Riguardo alle parole di Lavrov a Zona Bianca su Rete 4 è intervenuto anche il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken. “Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner dell’Ucraina di fronte al feroce assalto del Cremlino” ha scritto su Twitter il capo della diplomazia statunitense.
My friend @yairlapid put it perfectly. It is incumbent on the world to speak out against such vile, dangerous rhetoric and support our Ukrainian partners in the face of the Kremlin’s vicious assault. https://t.co/WtLcfuPVBm
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) May 2, 2022
La rabbia di Israele
La Russia ha “dimenticato tutte le lezioni della Seconda Guerra Mondiale“, ha commentato, dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo discorso in video. Il riferimento alla guerra era in relazione ai commenti di Lavrov su Rete 4 secondo il quale Adolf Hitler aveva “sangue ebreo” (un falso storico) e “i più ardenti antisemiti sono di solito ebrei“.
Su questi punti la reazione di Israele è stata molto dura. “Le osservazioni del ministro degli Esteri Lavrov – ha scritto in un Tweet il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid – sono al tempo stesso affermazioni imperdonabili e oltraggiose, e un terribile errore storico. Gli ebrei non hanno ucciso se stessi durante l’Olocausto. Il livello più basso di razzismo contro gli ebrei consiste nell’accusare gli stessi ebrei di antisemitismo.”
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