Audrey Hepburn: un modello di eleganza e stile che ha sconfitto il passare del tempo
L'attrice con la sua bellezza raffinata oltre che per le grandi doti di attrice conquista il mondo intero
Audrey Hepburn, nome d’arte di Edda van Heemstra Hepurn Ruston, nasceva il 4 maggio 1929 nella città di Bruxelles. Rappresenta un simbolo per il cinema internazionale e con il suo singolare fascino ha sedotto Hollywood e il resto del mondo.
È stata una delle attrici più amate del ventesimo secolo. Il suo inconfondibile stile connotato da un’impeccabile eleganza, sempre discreta ma mai banale, continua ad essere fonte d’ispirazione per svariate generazioni di donne. Le particolari caratteristiche, proprie dell’attrice, che colpiscono di più negli anni della sua carriera facendola diventare una vera e propria icona di bellezza sono la sua silhouette esile e slanciata, i profondi occhi da cerbiatta e il corto taglio di capelli con frangetta ad incorniciarle il viso.
I look sfoggiati durante i numerosi film di successo, in cui ha recitato come protagonista e non solo, continuano a rappresentare dei must nel mondo della moda resistendo anno dopo anno al passare del tempo. Un esempio di questi può essere rappresentato dal famoso little black dress o anche dalle classiche ballerine.
Audrey Hepburn e la fama ottenuta con Vacanze Romane
Il film che porta Audrey Hepburn a conquistare l’apice del successo, prima in America e poi in tutto il mondo, è Vacanze Romane (1953) di William Wyler. Recita la parte della principessa Anna accanto a Gregory Peck. Il regista la sceglie assegnandole il ruolo principale della pellicola nonostante la Paramount Pictures, casa produttrice del lungometraggio, voglia l’attrice inglese Elizabeth Taylor. Con questo film vince l’Oscar come miglior attrice protagonista. Successivamente, dopo il conseguimento del meritato traguardo, la casa di distribuzione cinematografica decide addirittura di offrirle un contratto per sette film, permettendole di fare, tra un lavoro e l’altro, pause di dodici mesi per recitare a teatro.
Arriva, poi, il ruolo dell’ingenua e frizzante protagonista del film Sabrina (1954), diretto da Billy Wilder, in cui la Hepburn affianca Humphrey Bogart e William Holden. La pellicola, che adatta la favola di Cenerentola al costume degli Anni ’50, permette all’attrice di ricevere una nuova nomination all’Oscar. In questo caso, però, Audrey non riuscirà a vincere il premio.
Il ritorno della danza nel film Arianna e il successo in Colazione da Tiffany
Sempre sotto la regia di Billy Wilder una grandissima soddisfazione per la diva arriva anche con Arianna (1957). Poiché le permette di tornare a ballare dopo tanti anni passati a studiare danza, altra sua grande passione. La terza nomination all’Oscar giunge con l’interpretazione di suor Lucia in La Storia di una monaca (1959). Un personaggio diverso dal solito, del tutto nuovo e anche più difficile da impersonare.
Come non citare, poi, il celebre film Colazione da Tiffany di Blake Edwards (1961). Audrey Hepburn anche in quest’opera affronterà ancora una volta una prova molto complessa nell’incarnare la parte di Holly Golightly. Il motivo alla base di questo ostacolo, superato eccellentemente, è l’enorme discrepanza caratteriale tra il personaggio interpretato, sofisticato e disinibito, e la riservatezza e posatezza tipica dell’attrice. La famosa pellicola ha ottenuto cinque candidature e vinto due Premi Oscar e un premio ai David di Donatello. Il suo è uno di quei nomi che rimarrà impresso nella storia del cinema.
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Oggi la diva dall’aria romantica e sognante avrebbe compiuto 93 anni e noi della redazione VelvetMAG come tutti i suoi ammiratori continueremo a pensare a lei tutte le volte che ammiriamo una vespa in giro per Roma.
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