Guerra in Ucraina, il presidente di turno della Ue, Emmanuel Macron, risponde a Putin nel giorno della parata militare a Mosca per il 77° anniversario della vittoria sul nazismo. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dichiara di puntare “a un parere sull’adesione di Kiev a giugno“. Mentre il presidente cinese, Xi Jinping, dice al cancelliere tedesco Olaf Scholz che occorre “evitare l’allargamento del conflitto“.
Al discorso del presidente russo, che ha giustificato la guerra in Ucraina accusando la NATO di aver predisposto, nel 2021, un’invasione di territori russi (mai avvenuta), il capo dello Stato francese chiede una tregua delle operazioni belliche, perché nel discorso di Putin “non c’è stata nessuna escalation verbale“.
“Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti” ha detto Macron alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa di Strasburgo. “Abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora. Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia“.
Putin, la NATO e l’Ucraina
Con l’attacco all’Ucraina, era stato in sintesi il discorso di Vladimir Putin, al mattino del 9 maggio, Mosca ha risposto a “una minaccia diretta vicino ai confini russi“. E ciò perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea“. Putin ha sottolineato come “l’orrore di una guerra globale non si deve ripetere“. Ai soldati ha detto che stanno combattendo “per la nostra gente nel Donbass e per la sicurezza della patria“. La Russia ha sempre voluto “un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la NATO non ci ha ascoltato“. La lettera Z, famigerato simbolo dell’aggressione e onnipresente al fronte in Ucraina, è rimasta praticamente assente dalla sfilata.
Raid a Odessa
A fronte di tutto questo la guerra in Ucraina non si ferma. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha dovuto ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa a Odessa. La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con il premier ucraino Denys Shmygal. Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio telefonico col presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina” ha scritto von der Leyen in un tweet. “Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno“.