Al via questa sera, 10 maggio, la 66esima edizione degli Eurovision Song Contest. Quest’anno è Torino ad ospitare il contest più importante d’Europa e alla conduzione ci sono Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan. I primi 17 concorrenti, intanto, si sono esibiti nel corso della prima serata della semifinale.
Si è aperta con un omaggio a Luciano Pavarotti la nuova edizione degli Eurovision Song Contest, prima che il palco venisse infiammato dalla presentazione dei tre conduttori di quest’anno, Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan. “La musica ha il potere di unire le persone e questa sera si sentirà la voglia di libertà, amore e soprattutto pace“, ha esordito l’ex conduttore di X Factor.
I conduttori hanno dato un’anticipazione di come funzionerà il contest e hanno già annunciato che Spagna, Germania, Regno Unito, Italia e Francia sono tra i Big 5 e andranno di direttamente in finale. Nel frattempo, la gara ha avuto inizio e nel corso della prima serata della semifinale degli Eurovision Song Contest si sono esibite le prime 17 nazioni.
L’omaggio dei Kalush Orchestra alle mamme ucraine
A iniziare la gara è la grintosa voce della cantante albanese Ronela Hajati con il brano Seckret. Un reggaeton dalle tinte orientali, con contaminazioni di melodie turche e una coreografia che non è passata inosservata. La gara è continuata con le esibizioni di Lettonia, Lituania e Svizzera. Proprio la Lituania sembra essere l’unica tra i paesi baltici a non aver mai vinto un’edizione degli Eurovision Song Contest. Ma sul palco è tempo di scatenarsi e arrivano dalla Slovenia gli LPS con Disko, i più giovani cantanti in gara che si sono conosciuti tra i banchi di scuola.
Spazio poi all’Ucraina con Stefania dei Kalush Orchestra, una canzone dai ritmi elettronici in cui non mancano contaminazioni del folk ucraino e dello stile rap. “Un brano dedicato a mia madre, ma anche a tutte le altre mamme ucraine“, ha spiegato il frontman del gruppo in più volte in conferenza stampa. La band è stata accolta da un grande applauso, anche in sostegno alla situazione che sta vivendo il paese in questo momento.
Continuano ad esibirsi le prime 17 nazioni del contest
Continuano la Bulgaria e i Paesi Bassi, tra gli ultimi paesi ad aver vinto il contest più importante d’Europa negli ultimi anni. Seguono la Moldavia e il Portogallo, quest’ultima nazione rappresentata da Maro con Saudade, Saudade. Un brano che sa di malinconia e che ha creato un’atmosfera quasi sognante all’interno del PalaOlimpico di Torino in cui si vedevano le tante piccole luci dei cellulari fluttuanti nel buio. La Croazia e la Danimarca continuano con le performance fino all’Austria, che ci ha avviato verso il rush finale prima dell’apertura del televoto per questa prima serata degli Eurovision Song Contest.
Continua l’Islanda con le Systur, che in islandese significa ‘sorelle’. Infatti, le tre artiste sono sorelle che cantano da sempre insieme. Prosegue la Grecia e la Norvegia con i Subwoolfer, un gruppo molto particolare, che nel corso della loro carriera non hanno mai svelato la loro identità. L’Armenia è l’ultima nazione in gara nella prima serata degli Eurovision Song Contest.
La classifica finale degli Eurovision Song Contest
Si chiude il televoto, dopo un’emozionante esibizione di Diodato sulle note di Fai rumore, finalmente di fronte una platea piena di pubblico. I tre conduttori dal palco del PalaOlimpico di Torino annunciano i 10 classificati che hanno avuto accesso alla finale. Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia e Paesi Bassi sono in finale. L’ordine in cui sono state annunciate le nazioni, come più volte ribadito dai conduttori, è puramente casuale e la classifica vera e propria verrà rivelata solo nel corso della serata finale.