David LaChapelle. I Believe in Miracles sarà in libreria e online a partire da oggi 12 maggio. Si tratta del catalogo della mostra in corso al MUDEC – Museo delle Culture di Milano. La mostra sarà fruibile fino all’11 settembre 2022. Il volume, a cura di Reiner Opoku e Denis Curti, è edito da 24 ORE Cultura.
Il volume ricalca in maniera fedele il percorso espositivo che non ha, volutamente, un andamento cronologico, poiché si riferisce a un continuo e coerente intreccio di tematiche tra loro correlate.
Le inimitabili e spettacolari immagini del celebre fotografo guidano infatti i lettori in un viaggio di consapevolezza, a partire dall’esperienza ineliminabile del sacro, attraverso una serie di tappe che obbligano a confrontarsi con alcuni dei nodi irrisolti del nostro tempo e della società. I lettori giungeranno, infine, lasciatisi alle spalle le incertezze e oscurità del presente, a un nuovo Eden. Qui uomo e natura celebrano un accordo basato sul rispetto reciproco.
Arriva in libreria David LaChapelle. I Believe in Miracles
Il percorso che il libro si propone di far compiere al lettore, esprime la massima espressione dei quello che LaChapelle definisce “miracolo”. In introduzione all’opera, infatti, l’artista ha dichiarato: “Credo nella comunicazione attraverso l’immagine, che è altrettanto importante delle parole dette o scritte. Raggiungere le persone attraverso un’opera d’arte, senza nemmeno incontrarle, è il mio vero obiettivo“.
Date le premesse, dunque, si tratta di un vero e proprio “miracolo” quello in cui LaChapelle chiede di credere, reso possibile dall’amore, libero da ogni vincolo e pregiudizio, e dalla bellezza, che alimentano la nuova consapevolezza cui tutti noi siamo chiamati. Un viaggio in cui è necessario altrettanto sottrarsi dall’alienazione che sta mettendo a repentaglio la nostra stessa sopravvivenza.
L’arte di LaChapelle nasce da un deciso strappo con il presente. Una rottura motivata soprattutto dal bisogno di definire un mondo possibile, costruito su un nuovo rapporto tra etica ed estetica, nella convinzione che l’arte sia un investimento sull’umanità. D’altronde l’artista, che nel corso della sua carriera ha sempre saputo rinnovarsi mantenendo uno stile riconoscibile, ha un suo marchio di fabbrica. Si tratta di qualcosa che ha a che fare con una dimensione onirica e surreale. Il catalogo, così come la mostra, dunque, si traducono in una sintesi visiva delle riflessioni che hanno accompagnato i diversi momenti della vita e della carriera dell’autore, dagli Anni Ottanta a oggi.
Si tratta di fotografie, installazioni, video, opere su vetro e lightbox, che rappresentano i principali linguaggi che l’artista utilizza per catturare lo spettatore e il lettore, trascinandoli nel proprio mondo di fantasia.