L’ONU vota per l’apertura di un’inchiesta sui crimini di guerra russi in Ucraina e Mosca risponde con veemenza. I soldati di Putin perdono terreno sul campo di battaglia e sono costretti alla ritirata dai dintorni di Kharkiv, la seconda città del paese.
“Nel loro desiderio di strangolare la Russia, le potenze occidentali sono pronte a tutto, incluso far resuscitare il nazismo“. Così la Missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite a Ginevra, in una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa Tass. A cosa è dovuta tanta rabbia? Ieri 12 maggio il Consiglio per i diritti umani dell’ONU ha votato a larga maggioranza a favore dell’apertura di un’inchiesta sulle presunte gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina, contribuendo così a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca.
In particolare il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli e 2 contrari la bozza di risoluzione presentata dall’Ucraina per avviare un’indagine sulle presunte violazioni commesse dall’esercito russo nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo. Secondo la Missione di Mosca, “l’isteria anti-russa, scatenata dagli occidentali, non ha nulla a che fare con una genuina preoccupazione per il destino dell’Ucraina stessa e del suo popolo“. I diplomatici russi hanno anche giudicato la decisione “un altro uso del Consiglio per i diritti umani nell’interesse di un ristretto gruppo di Stati“.
Michel: “La Russia alza la posta in gioco“
Alla rabbia russa per l’inchiesta sui crimini in Ucraina ha replicato indirettamente il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in visita a Hiroshima, in Giappone. In questo momento “la sicurezza globale è minacciata” ha detto. “La Russia, uno Stato nucleare e membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sta attaccando la nazione sovrana dell’Ucraina, facendo riferimenti vergognosi e inaccettabili all’uso di armi nucleari“. “Questo non sta solo scuotendo la sicurezza dell’Europa, ma sta pericolosamente alzando la posta in gioco per il mondo intero“, ha aggiunto in un video di un suo discorso postato su Twitter.
Ucraina, controffensiva a Kharkiv
In Ucraina i soldati russi si stanno ritirando dai dintorni di Kharkiv, la seconda città del paese, dove l’esercito di Kiev ha scatenato una controffensiva. Lo scrive il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali. È la seconda maggior battuta d’arresto delle truppe di Mosca dal momento del ritiro da Kiev, tra la fine marzo e gli inizi di aprile. Secondo gli osservatori il Cremlino invierà le truppe a sud-est, dove si intensificano gli scontri e Mosca è accusata di usare bombe a grappolo e munizioni al fosforo: armi vietate. I russi starebbero rafforzando la propria presenza a Izium, città catturata un mese fa, alle porte del Donbass e a due ore da Kiev.