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Reddito di Cittadinanza per 2,6 milioni gli italiani. Renzi: “Firmate per abolirlo”

I nuclei beneficiari sono in gran parte al Sud, penalizzate, però, le famiglie numerose a vantaggio dei single

Sono più di due milioni e mezzo gli italiani che traggono beneficio dal Reddito di Cittadinanza, l’ammortizzatore sociale varato dal Governo Conte e che l’attuale esecutivo, guidato da Mario Draghi, intende mantenere pur riformandolo. 

L’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) ha compiuto una rilevazione nell’ambito dell’Osservatorio sul Reddito di Cittadinanza. Fino allo scorso mese di aprile, i nuclei beneficiari di Reddito e Pensione di Cittadinanza sono stati 1,19 milioni in totale: quasi 1,09 milioni per quanto riguarda l’RdC e 103mila per il PdC. Si tratta di 2,65 milioni di persone coinvolte. L’importo medio mensile erogato a ciascun nucleo familiare è pari a 561 euro. Nel mese di aprile, rileva l’Inps, lo Stato ha speso complessivamente 668 milioni di euro per l’erogazione di Reddito e Pensione di Cittadinanza.

Reddito, al Sud la gran parte

La gran parte delle famiglie che traggono beneficio della misura risiede al Sud e nelle Isole. Si parla di 783.924 nuclei familiari in tutto, per complessive 1.851.446 persone coinvolte. L’importo medio mensile che lo Stato ha erogato in queste regioni ammonta a 590,61 euro. Su 1,19 milioni di famiglie che ad aprile hanno ricevuto il Reddito o la Pensione di cittadinanza, 522.461 avevano un solo componente. Questo è un altro dato che emerge dall’Osservatorio sul Reddito di cittadinanza.

Famiglie numerose penalizzate

L’Inps certifica infatti che il 43,85% dei nuclei familiari con il sussidio era composto da una sola persona e appena il 7,44% (meno di 90mila nuclei) da almeno 5 componenti. Il dato è legato alla scala di equivalenza e al calcolo dei redditi al di sotto dei quali si è considerati bisognosi della misura contro la povertà. Elementi che, come dimostrano i dati dell’Osservatorio, penalizzano le famiglie numerose. Il che appare, almeno a prima vista, una contraddizione. Per le famiglie di persone singole l’importo medio dell’assegno del Reddito di Cittadinanza è di 457 euro. Per quelle di 5 persone, invece, è di 740 euro e per quelle di 6 persone ammonta a 730 euro.

reddito cittadinanza

Raccolta firme contro il Reddito

Nel giorno in cui l’Inps rende noti i dati sull’RdC, arriva la notizia che dal 15 giugno Italia Viva raccoglierà le firme per abolire il Reddito di Cittadinanza. In un post sui social Matteo Renzi scrive: “Vogliamo abolire il reddito di cittadinanza e come previsto dalla legge dal 15 giugno partirà la raccolta ufficiale di firme. Ma vogliamo soprattutto cambiare il mondo del lavoro per i più giovani.” Non si è fatta attendere la replica del Movimento Cinque Stelle. “Malgrado la pandemia, gli effetti della guerra in Ucraina e la crisi energetica, Italia Viva lancia dunque una raccolta firme per togliere il Reddito di Cittadinanza ai poveri. I milionari non si toccano, ma chi prende 700 euro al mese va stangato. Il solito Robin Hood al contrario. Il neo-rinascimento italo-arabo secondo i renziani” replica via Twitter il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia.

Matteo Renzi
Foto Twitter @MatteoRenzi

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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