Better Call Saul, Il dettaglio che non è passato inosservato nell’ultimo episodio
La serie tornerà l'11 luglio su Netflix per l'atto finale con le ultime sei puntate
Il simbolismo di Better Call Saul non è passato inosservato agli occhi dei fan più attenti. Nulla è lasciato al caso, neanche quello che potrebbe sembrare un piccolo dettaglio insignificante. Tutto assume senso nel momento del finale sospeso, il cliffhanger, di questo ultimo episodio della serie.
Quando parliamo di Better Call Saul ci riferiamo a una serie che ha, ormai, preso le distanze dalla sua serie madre, Breaking Bad. Lo spin-off, infatti, ha costruito una sua identità andando a sviscerare le intricate vicende che riguardano l’avvocato Saul Goodman. Queste sei stagioni hanno fatto in modo che lo spettatore si potesse addentrare nel cuore del progetto di Vince Gilligan e Peter Gould, in maniera molto più empatica rispetto alla serie di origine. Le due serie vivono del raffronto tra i due protagonisti e le loro “prese di posizione“.
I due protagonisti, Jimmy McGill e Walter White, sono la stessa faccia della medaglia, ma il percorso che hanno intrapreso è stato diverso. Jimmy diventa Saul Goodman come Walter diventa Heisenberg, ma l’origine del loro cambiamento non è la stessa.
Jimmy McGill e Walter White: Chi sono i due protagonisti?
Una prima differenza tra i due personaggi è già presente nei pilot di Breaking Bad, prima, e Better Call Saul, poi. L’ascesa di Walter White, da professore di chimica in un liceo a produttore di metanfetamine, inizia già nel primo episodio della serie del 2008. In soli 45 minuti, il protagonista si macchia già del primo omicidio, prende una decisione sregolata in seguito a una diagnosi fatale. Heisenberg, l’alter ego di Walter White, nasce in quel primo episodio della serie. Non è una cucaracha, uno scarafaggio – come vedremo lo sarà Jimmy McGill – lui vuole essere il capo, il leader, e come si vedrà in Breaking Bad farà di tutto per riuscirci.
Jimmy in Better Call Saul appare diverso già dalle prime battute. Nonostante si sia subito dimostrato abile nel piegare la legge e nell’eseguire le truffe occasionali, rimane una certa distanza tra quello che inizialmente appare il gentile protagonista dello spin-off paragonato alla figura del professor White alla fine del primo episodio. Dovranno passare sei stagioni affinché Jimmy diventi Saul Goodman, il suo alter ego. Ma Saul è ancora solo un personaggio che interpreta. Non si è ancora perso nel ruolo. Jimmy è, invece, una cucaracha, un piccolissimo scarafaggio che si aggira indisturbato nel sottosuolo, il suo habitat. Come tale Jimmy riesce a muoversi nei bassifondi velocemente e uscirne indenne.
Il Jimmy McGill che incontriamo nella prima stagione è definito dalle persone di cui si prende cura, tra cui suo fratello Chuck (Michael McKean) e i suoi sfortunati clienti – un assortimento di criminali squattrinati e anziani dimenticati – e la sua amata Kim Wexler.
Cosa vuole Lalo Salamanca da Jimmy e Kim?
Lalo Salamanca, lo spietato villain di Better Call Saul, non ha scrupoli. Lo conosciamo bene, sappiamo che il suo personaggio sarà la linea di congiunzione tra i due universi di Better Call Saul e Breaking Bad. Nelle prime battute dell’avvocato Goodman in Breaking Bad, rivolte a Jesse e Walt ci sarà proprio il suo nome: “Cosa volete? Vi manda Lalo?“. In questi ultimi episodi della sesta stagione di Better Call Saul ci stiamo avvicinando a quel momento, a quella battuta, infatti è stata già anticipata la presenza dei personaggi di Aaron Paul e Bryan Cranston.
In Breaking Bad non conosciamo Lalo Salamanca, è una figura che viene solo nominata non lo vediamo mai in viso. Il suo arco narrativo, di questo ultimo episodio che si trova su Netflix, lo vediamo strisciare come uno scarafaggio nelle fogne del New Mexico, totalmente a suo agio nel pianificare la vendetta ai danni Gus Fring, il proprietario di Los Pollos Hermanos. Il nipote di Hector Salamanca – personaggio presente in entrambe le serie – ha scoperto che dietro al mancato attentato ai suoi danni c’è “the chicken man“. La guerra tra Gus e i Salamanca continuerà anche in Breaking Bad con dei risvolti tragici per entrambe le parti.
Il giovane Salamanca in Better Call Saul riesce con maestria ad orchestrare il suo depistaggio. Attira le attenzioni della squadra di Fring ma il suo piano – ancora oscuro allo spettatore – è un altro. Lalo, invece, si recherà a casa di Jimmy e Kim, i suoi avvocati. Il suo interesse non è colpirli, non sono loro il suo obiettivo. Quello che invece vuole è sabotare Gus Fring. Lalo sospetterà che Jimmy abbia legami con Gus o Mike e potrebbe quindi cercare di usarlo come leva.
Per conoscere appieno il senso del comportamento di Lalo dobbiamo tornare indietro di una stagione. Jimmy diventa il suo avvocato, questo lo porterà a essere riconosciuto tra i criminali di Albuquerque come il “Salamanca’s guy”. Lalo gli affida un compito ben lontano dai servigi che dovrebbe svolgere un avvocato. Nella quinta stagione di Better Call Saul, quando Jimmy sta riscuotendo i soldi del suo assistito nel deserto, Kim fa visita a Lalo in prigione per cercare di scoprire la verità. Il giovane la rassicura, insiste che Jimmy sta bene perché “è come la cucaracha” il che, secondo lui, indica che Jimmy è un “sopravvissuto nato“.
Perchè Howard Hamlin? L’uomo giusto al momento sbagliato
In questo ultimo episodio – prima della pausa estiva – ci aspettavamo un cliffhanger, un colpo di scena e Better Call Saul ce l’ha servito su un piatto d’argento. In questa serie tv abbiamo conosciuto personaggi, vicini alla figura di Jimmy/Saul, che non sono presenti nella serie tv madre. Questi personaggi sono: Nacho Varga, Howard Hamlin e Kim Wexler. Questa prima parte della sesta stagione ha dato una risposta definitiva alle sorti dei primi due personaggi. In particolare, questo ultimo episodio si è concentrato sulla figura dell’avvocato Hamlin.
L’omicidio di Howard a sangue freddo da parte di Lalo Salamanca ha rappresentato il punto di svolta di questo finale di metà stagione. Con Kim ormai compromessa, Howard Hamlin era l’ultimo baluardo della legalità. In Better Call Saul non c’è spazio per chi è “blue”, intransigente, ci sono solo varie sfumature di “giallo”, criminalità. Lalo, che incarna questo colore alla perfezione, ha voluto dimostrare il suo potere su Jimmy e Kim in questa situazione. Quando ha visto Howard (i due non si erano mai incontrati prima) in piedi lo ha usato come pretesto per far vedere ai coniugi cosa è in grado di fare. È stato un modo spietato per Lalo di dimostrare a Jimmy e Kim che non accetterà un “no” come risposta, a meno che non vogliano subire la stessa sorte.
Cosa succederà nella seconda parte di Better Call Saul?
Dopo la morte di Howard, la storia di Better Call Saul è aperta e c’è la possibilità che possa accadere qualsiasi cosa. L’escalation del conflitto tra Gus e Lalo sarà probabilmente alla base di gran parte della narrazione dello show. Adesso, dovranno passare sei settimane per conoscere il resto della storia. Inevitabilmente gli ultimi episodi ci porteranno alla risposta finale: Che fine farà Kim Wexler? La giovane avvocatessa troverà una via di fuga, magari come Jesse nel finale di El Camino, oppure sarà travolta da una tempesta di sabbia del deserto del New Mexico e diventerà un fiore blu, come Nacho? Non si sa dove si trovi Kim durante Breaking Bad, né cosa succeda a Gene a Omaha alla fine di questa serie. Queste due domande – insieme o separatamente – sono le più importanti a cui Better Call Saul dovrà rispondere: su Netflix dall’11 luglio, con gli ultimi 6 episodi.