Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Foto Ansa/Epa
Le truppe dell’Ucraina sono sempre più in difficoltà nel Donbass, sotto il martellare della lenta ma inesorabile avanzata russa. Nel quarto mese di guerra Kiev, che è riuscita a respingere le truppe di Mosca dal Nord del paese, non sembra in grado di fare altrettanto a Sud e a Est.
In alcuni casi gli ucraini hanno perso fino al 90% dei loro militari nei combattimenti a Severodonetsk, nell’Ucraina orientale. Ora si stanno ritirando verso Lysychansk. Lo ha affermato il generale dell’esercito russo Mikhail Mizintsev, citato dall’agenzia russa Ria Novosti. Dal canto suo il negoziatore ucraino David Arakhamia ha dichiarato che Kiev vuole rafforzare le sue posizioni sul terreno con l’aiuto di nuove forniture di armi dall’Occidente prima di riprendere i colloqui di pace con la Russia. Lo riporta in Guardian. “Le nostre forze armate sono pronte a usare le nuove armi, e poi penso che potremo iniziare un nuovo ciclo di colloqui da una posizione rafforzata“, ha affermato Arakhamia parlando alla televisione nazionale.
Intanto il ministro degli Interni, Denys Monastyrsky, fa sapere notizie dei combattenti del battaglione Azov. “Sappiamo tutti che alla fine arriveranno a Kiev e stiamo facendo di tutto perché ciò accada“. I combattenti del battaglione Azov sono prigionieri dell’esercito russo dopo quasi tre mesi di resistenza dentro l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Il ministero degli Interni ha reso noto che i servizi segreti dell’Ucraina sono in contatto con i militari del reggimento Azov detenuti. “È attraverso di loro che apprendiamo di più sulle condizioni di vita e sulle possibilità di rilascio” ha dichiarato Monastyrsky.
Da Roma papa Francesco dice la sua. “Vorrei andare in Ucraina ma devo aspettare il momento opportuno“, ha dichiarato il pontefice rispondendo alla domanda di un bambino ucraino nell’incontro con un gruppo di ragazzi che si è tenuto nel Cortile di San Damaso. Il Papa ha aggiunto che vedrà prossimamente autorità ucraine per vedere se questo sarà possibile. Si apprende intanto che 4 combattenti volontari stranieri della Legione per la Difesa dell’Ucraina hanno perso la vita in combattimento.
Lo ha annunciato la stessa brigata in una dichiarazione citata dal Guardian. Si tratterebbe di un tedesco, un olandese, un australiano e un francese. Ieri 3 giugno il ministero degli Esteri di Parigi ha annunciato l’uccisione di un francese che combatteva per gli ucraini. Le forze armate dell’Ucraina avrebbero invece distrutto quasi interamente la 35ª armata russa a Izyum, nella regione nord-orientale di Kharkiv. Lo ha detto il capo dell’Ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform.
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