Gianni Clerici: addio alla storica firma del tennis
E' morto il giornalista e scrittore tanto elogiato da Calvino. Aveva 91 anni
Il mondo del giornalismo ha dovuto dire addio a Gianni Clerici. La penna raffinata che con stile ha raccontato il tennis ci ha lasciati questa sera all’età di 91 anni.
Storica firma del tennis, da tempo collaboratore de la Repubblica, è stato autore di libri e non solo a tema tennistico. Tanto da essere definito da Italo Calvino come “uno scrittore imprestato allo sport”. Gianni Clerici scrittore e giornalista, è morto nella sua Bellagio a 91 anni. Una vita intera dedicata al tennis. Le sue notizie apparivano più che cronache racconti, dove il risultato era un dettaglio. Dopo una breve carriera da tennista, Clerici aveva iniziato la sua carriera da giornalista proprio a la Gazzetta dello Sport e per decenni ha raccontato il suo sport in tv con Rino Tommasi in tante telecronache per le reti Mediaset, Telecapodistria, Tele+, Tele2 e anche Sky.
“Per quanto mi riguarda, lo ritengo (Roger Federer, n.d.R.) di gran lunga il più dotato della sua generazione, l’unico capace di giocare a tutto campo, come accadeva prima delle invenzioni delle padelle supersoniche, quelle che hanno consentito ad un gioco di divenire uno sport.” (Gianni Clerici).
Gianni Clerici, da tennista le sue vittorie
Aveva ammesso qualche tempo fa che avrebbe voluto giocare molto meglio da tennista. Perché la disciplina sportiva – prima che scriverla – l’ha praticata. Ha sentito l’adrenalina e la responsabilità di giocatore vincendo due titoli italiani juniores di doppio in coppia con Fausto Gardini e partecipando sia a Wimbledon sia a Roland Garros, passando poi per il Foro Italico, a metà degli Anni Cinquanta. Gianni Clerici era nato a Como nel 1930. Dopo la carriera da tennista si è dedicato al racconto. Alla parola che traduceva in diverse declinazioni la prima passione. La sua firma da giornalista compare alla Gazzetta e al Mondo. Poi è stato scelto come inviato per il Giorno. Infine come prima firma e poi collaboratore di Republica.
Sono tanti gli articoli e la teoria di campioni raccontati da Clerici. Altrettanto colmi di libri sono i suoi scaffali con opere letterarie. Nel 1995 si ha la trilogia di racconti Gesti bianchi. Qui il tennis rappresenta quel filo conduttore che attraversa ben tre decenni di storie di umanità e amori. Poi opere teatrali hanno arricchito il suo percorso professionale finché non arriva a consacrare la sua scrittura 500 anni di storia del tennis, una sorta di Bibbia della racchetta. Edito per la prima volta nel ’74 è stato tradotto in tutto il mondo e ristampato sei volte. Secondo Enzo Biagi è il libro italiano più letto dopo la Divina Commedia e Pinocchio.
Il saluto di campioni ed ex firme del giornalismo
Il mondo dello sport vive il proprio lutto in queste ultime ore per aver perso Gianni Clerici. Nonostante i risultati da atleta non fossero stati esaltanti, era l’unico italiano con Nicola Pietrangeli ad essere entrato nella Hall of fame internazionale del tennis. Oggi lo si vuole ricordare attraverso le sue grandi vittorie, umane e professionali con un ancorati messaggi scritti da ex campioni e firme storiche del giornalismo, come appunto Pietrangeli che saluta Clerici, un professionista che già manca.