Draghi e Macron, l’alleanza di ferro
Il premier italiano apre a Parigi la Conferenza dell'Ocse dopo l'incontro col capo di Stato francese
Si rafforza l’asse Italia-Francia nel panorama della politica europea globale. Il premier Mario Draghi apre giovedì 9 giugno la riunione dell’Ocse a Parigi, dopo aver incontrato il capo dello Stato francese, e presidente di turno dell’Unione europea, Emmanuel Macron.
Conclusasi all’Eliseo poco dopo la mezzanotte la cena di lavoro fra Draghi e Macron, stamattina il presidente del Consiglio italiano ha pronunciato nella sede dell’Ocse a Parigi il discorso di apertura della Conferenza ministeriale di questo organismo. A presiedere la ministeriale, quest’anno, è appunto l’Italia. “Gli sforzi che occorrono per le sanzioni verso la Russia – ha detto il premier all’Ocse – dovremo renderli sostenibili nel tempo“.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico è un’assemblea consultiva. I 38 paesi membri, di ogni parte del mondo, si scambiano informazioni di tipo economico e politico. E si coordinano per la risoluzione dei problemi comuni. Fra gli ultimi Stati che hanno aderito all’Ocse ci sono Colombia, Lituania e Costa Rica. Nella cena dell’Eliseo, Draghi e Macron hanno fatto il punto sui prossimi vertici del G7 e della NATO, in programma a fine mese, e sul Consiglio europeo del 23 e 24 giugno a Bruxelles. L’asse della cooperazione franco-italiana è sempre più stretto, differentemente da quanto avvenuto ancora nel recente passato. Una realtà che si è storicamente rafforzata già con il Trattato del Quirinale, firmato lo scorso mese di novembre. Un’intesa a lungo termine per una cooperazione sempre più ravvicinata su economia, cultura, giustizia e migrazioni.
Draghi accolto come uno statista
Sintomatico il modo in cui Emmanuel Macron ha accolto Mario Draghi all’Eliseo, l’8 giugno. Il presidente francese non ha aspettato, come da prassi, che Draghi uscisse dall’auto diplomatica e salisse la breve gradinata ma gli è andato incontro per non farlo attendere. Una cordialità, politicamente ben calcolata, che riflette però anche il sentimento di ammirazione di Macron verso l’ex governatore della Banca centrale europea.
Emmanuel Macron ha accolto Draghi chiamandolo da lontano per nome, prima di abbracciarlo. Il presidente della Francia ha quindi ringraziato in italiano i media presenti, prima di avviarsi insieme al presidente del Consiglio verso i saloni dell’Eliseo, sede della Presidenza della Repubblica. Al centro dei temi affrontati, gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev. Così come la sicurezza alimentare e il rafforzamento dell’autonomia europea in materia di difesa e di energia. Quest’ultimo aspetto, in particolare, nell’ottica di una strategia diversificata per gli approvvigionamenti, e di una minore dipendenza energetica dalla Russia.