Boris Johnson risponde a tono alle critiche del principe Carlo sulle politiche dei migranti
Il Primo Ministro sembra aver inviato un messaggio molto chiaro al principe di Galles sul piano migratorio di BoJo
Piccolo incidente diplomatico nel Regno Unito, dove sarebbe sorto uno scontro di idee tra il primo ministro Boris Johnson e il principe Carlo. Nella giornata di ieri, infatti, i media britannici avevano riportato una notizia secondo cui l’erede al trono avrebbe bollato il piano del Governo sugli immigrati come spaventoso.
Il governo inglese, infatti, aveva preso la decisione di inviare in Ruanda alcuni richiedenti asilo. Ma il principe di Galles non avrebbe del tutto approvato la scelta. Le sue opinioni sarebbero poi emerse tramite la stampa e da lì si era creato un vero e proprio caso nazionale.
Il Primo Ministro in un primo momento ha evitato di rispondere alla domanda se il principe Carlo avesse sbagliato o meno a pronunciarsi con questi presunti commenti privati sulla politica. La Famiglia Reale inglese, infatti, di norma non potrebbe esprimere nessuna opinione personale sulle decisioni del proprio governo. La Corona, dunque, dovrebbe sempre rimanere al di sopra della politica e delle sue decisioni.
La risposta di Boris Johnson al principe Carlo è di ghiaccio
I maggiori quotidiani inglesi, tra cui il Times, riportavano le parole del principe Carlo secondo cui sarebbe spaventoso costringere i richiedenti asilo a un volo di 5mila miglia per arrivare in Ruanda. Le opinioni – non confermate da Clarence House – hanno scosso la politica inglese. Sulla questione, dunque, è intervenuto personalmente il primo ministro Boris Johnson.
Come riporta anche il Mirror, interrogato dai giornalisti, Boris Johnson sulle prime ha solo dichiarato: “La maggior parte delle persone dovrebbe capire che le bande criminali hanno bisogno di essere fermate“. In seguito il giornalista ha ribadito la domanda, chiedendo se, secondo lui, con le sue affermazioni, il principe Carlo avesse torto. Alla domanda ha risposto: “Rispondo che penso che sia compito del governo fermare le persone che infrangono la legge e sostenere le persone che stanno facendo il bene. Questo è quello che stiamo facendo“.
Al momento la scelta effettuata dal governo di Boris Johnson ha ricevuto molte critiche. Al momento nel Regno Unito molti avvocati e attivisti stanno lanciando una nuova ondata di contestazioni legali contro i voli verso il Ruanda. Intanto sarebbe proprio a partire il primissimo volo, con a bordo appena 10 richiedenti asilo. Inizialmente il numero previsto si aggirava intorno ai 130 rifugiati, ma si è ridotto drasticamente in seguito alle segnalazioni. L’ufficio del principe Carlo continua a mantenere la linea del silenzio non commentando la vicenda.