Ferragni e Segre al memoriale della Shoah
L'imprenditrice visita la struttura che ricorda le vittime, ebree e non solo, dello sterminio nazifascista durante la seconda guerra mondiale
L’influencer italiana più famosa del mondo, Chiara Ferragni, ha accolto l’invito di Liliana Segre a visitare il Memoriale della Shoah di Milano.
La visita ai locali del ‘Binario 21‘ è avvenuta oggi 27 giugno, dopo che Ferragni e Segre si erano già conosciute nel corso di un incontro privato a casa della senatrice a vita sopravvissuta allo sterminio di Auschwitz. Durante la scorsa settimana, invece, l’imprenditrice milanese è stata in Piazza Edmond Jacob Safra, nel capoluogo lombardo. Lì ha scoperto, accompagnata da Liliana Segre, “il luogo simbolo di una delle più grandi tragedie della storia recente, teatro delle deportazioni a oggi rimasto intatto“.
“La nostra è stata una visita semplice, da nonna a nipote, un incontro tra generazioni, ma anche un passaggio di testimone“, ha spiegato Liliana Segre. “Quando i testimoni oculari non ci saranno più, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare. Chi meglio di Chiara Ferragni allora, che ogni giorno parla con 27 milioni di persone?“, ha commentato la senatrice a vita.
L’invito di Segre a Ferragni
Il primo incontro fra Ferragni e Segre era avvenuto lo scorso 9 giugno a casa della senatrice a vita. Lo aveva reso noto la stessa influencer con un post su Instagram e relativa foto. “Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona la senatrice Liliana Segre. La sua storia e la sua determinazione mi hanno molto colpito“.
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Ferragni ha conosciuto di persona Liliana Segre recandosi a casa della senatrice a vita, dopo che quest’ultima, nelle scorse settimane, aveva espresso il desiderio di incontrarla. Avrebbe voluto che la moglie del rapper Fedez visitasse assieme a lei il Memoriale della Shoah al binario 21 della stazione centrale di Milano. Cosa che finalmente è avvenuta oggi 27 giugno, quindi circa 20 giorni dopo.
Ma come vede i giovani di oggi Liliana Segre? Una domanda a cui la senatrice ha risposto in una recente intervista all’Osservatore Romano. I giovani lei li vede “più soli e fragili. Li vedo lì, con gli occhi sul telefonino che dà loro la sensazione di aver risolto tutti i problemi. Come se in quel dispositivo potessero trovare tutte le risposte, tutte le soluzioni. In questo vedo il rischio di un’autosufficienza che può portare all’indifferenza. Ciò li porta a una fragilità che poi la vita fa emergere anche in modo aspro.”