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Addio ad Angelo Guglielmi, il direttore che ha cambiato Rai3 con Santoro, Dandini Augias, Fazio

Sotto la sua direzione la terza rete ha sperimentato nuovi format e sono emersi anche conduttori tra i più popolari della televisione italiana

Lo storico direttore di Rai3 Angelo Guglielmi è morto all’età di 93 anni durante la notte. Un vero scopritore di talenti, tra i personaggi lanciati sotto la sua direzione conduttori diventati famosissimi nella televisione italiana. A lui si devono anche programmi storici, partendo dalla rivoluzione di Blob.

Si è spento nel sonno all’età di 93 anni Angelo Guglielmi, lo storico direttore di Rai3 che negli anni della sua carriera ha lanciato programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana. A lui si devono trasmissioni come Samarcanda, Blob o Quelli che il calcio.

Angelo Guglielmi
@Credits Ansa

Dalla direzione di Guglielmi, inoltre, sono emersi personaggi famosi, oggi noti conduttori. Michele Santoro, Serena Dandini e Fabio Fazio, solo per fare alcuni nomi. Personalità di alta cultura, lo storico direttore di Rai3 fu anche critico, saggista e letterato.

Angelo Guglielmi e la “TV della realtà

Angelo Guglielmi ha cambiato la Tv rendendola contemporanea e imponendo una rigorosa linea narrativa alle cose che faceva: la Tv come racconto della realtà. Gli devo moltissimo“. Queste le parole di Fabio Fazio su Twitter che ricordano la scomparsa di Angelo Guglielmi suoscopritore‘ e allora direttore di Rai3. “La cultura non è una cosa, ma un modo di fare le cose – prosegue Fazio – Questa la sua lezione più importante“. Una personalità dotata di grande cultura, che ha messo la sua firma su trasmissioni che in qualche modo hanno rivoluzionato e rinnovato la TV pubblica; basti pensare a Blob, ma anche a Quelli che il calcio, Samarcanda o La tv delle ragazze. Nato in provincia di Novara il 2 aprile del 1929, Angelo Guglielmi nella sua vita ha dato un contributo importante, non solo alla televisione, ma a tutto il panorama che dall’informazione arriva fino alla critica letteraria.

Angelo Guglielmi Blob
@Credits Ansa

Lo storico direttore di Rai3, infatti, nella sua vita fu anche saggista, scrittore e giornalista. Presidente dell’Istituto Luce e assessore alla Cultura per il Comune di Bologna. Entrato in Rai nel 1955, diresse Rai3 dal 1987 al 1994, diede vita a quella che negli anni venne battezzata come la “Tv della realtà“, per il suo aspetto innovativo e allo stesso tempo concreto, capace di portare lo spettatore nella vita di ogni giorno e allo stesso tempo di osservare il panorama più variegato della cultura contemporanea. Telefono Giallo, Mi manda LubranoChi l’ha visto?, Ultimo minuto e Un giorno in pretura nascono sotto la sua direzione; così come sotto la sua lungimirante ‘ala’ emergono conduttori del calibro di Michele Santoro, Serena Dandini, Fabio Fazio, Piero Chiambretti, Giuliano Ferrara e Daniele Luttazzi.

Una cultura senza limiti

La sua cultura si estese per tutta la sua vita e toccò un raggio di 360°. Personaggio eminente della storia contemporanea fu anche fondatore del collettivo letterario neo-avanguardista Gruppo 63 con Umberto Eco e Edoardo Sanguineti, Beniamino Placido, Alberto Arbasino. Giornalista e scrittore dalla penna arguta, scrisse per numerose riviste e mise la sua firma anche su numerosi articoli di Paese Sera e Corriere della Sera. Una carriera anche da critico letterario, ha scritto per l’Espresso e per Tuttolibri – La Stampa. Non si fermò mai di diffondere la sua cultura e di adattarsi alle novità, lo dimostra il fatto che negli ultimi anni di vita ebbe un blog sul sito internet de Il Fatto Quotidiano.

Angelo Guglielmi Paolo Limiti
@Credits Ansa

Le pubblicazioni che portano il suo nome sono moltissime e diverse tra queste scritte insieme al suo vicedirettore di Rai3 Stefano Balassone. Scritti che accompagnano la storia, l’arte, l’avanguardia e che restituiscono una visione variegata dell’altrettanto variegato panorama culturale. Negli anni Sessanta fu autore della trilogia dedicata a Michelangelo, Dante e Cavour; ma tra le sue opere troviamo anche Avanguardia e sperimentalismo (1964), Vent’anni di impazienza (1965) o Vero e falso (1968). Fino ad arrivare al più recente scritto in occasione dei suoi 90 anni Sfido a riconoscermi – Racconti sparsi. Opera nella quale emerge la sapienza la duttilità mentale che accompagnarono Angelo Guglielmi per tutta la vita. Un racconto, quest’ultimo, nel quale si narrano incontri letterari e personali con personalità del calibro di Gadda, Calvino, Moravia e Pasolini e racconti che spaziano dal Neorealismo fino ad arrivare ai reality televisivi.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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