Mente incalza la crisi di Governo, sono moltissime le novità delle ultime ore. Conte continua ad avere il favore del M5S, mentre alza contro la propria voce Matteo Salvini. Mario Draghi ha ricevuto l’invito di una delegazione di sindaci italiani, che lo hanno invitato a perseguire la strada della continuità. Luigi Di Maio, invece, parla già di elezioni con una chiamata alle urne prevista per settembre: tutte le news.
Si è tenuta stamattina l’assemblea congiunta del M5S. La maggioranza degli interventi dei parlamentari si sono schierati a sostegno della linea di Giuseppe Conte. A seguire il loro leader in seguito alla crisi di governo oltre 30 degli eletti, mentre sono solamente una decina i parlamentari che si sono dichiarati apertamente a favore della linea di fiducia al governo Draghi.
Assolutamente critico, il leghista Matteo Salvini, che ha condiviso le proprie idee sui social. In un video postato su Facebook ha dichiarato: “M5S e PD da tempo bloccano l’Italia coi loro litigi e le loro pretese, con crisi, richieste di poltrone, ius soli, droga libera o Ddl Zan. Gli Italiani non ne possono più. Basta! Non se ne può più del teatrino di Conte, Letta, Di Maio, che passano il tempo a litigare“.
Tutte le news sulla crisi di Governo
Tutte le parti politiche si stanno esponendo in queste ore per commentare ed esprimere la propria idea sulla crisi di Governo attualmente in atto. Mentre il governo Draghi rischia di crollare, Giorgia Meloni chiede che italiani vengano chiamati al voto. Su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia ha scritto: “Negli ultimi anni, nonostante la fase delicata, molte nazioni in Europa e nel mondo sono andate tranquillamente al voto. Perché in Italia si fa di tutto pur di impedire le elezioni? Lo trovo assurdo“.
Anche Luigi Di Maio parla già di elezioni. Il Ministro degli Esteri, parlando al congresso del PSI ha dichiarato: “Mercoledì ci sarà questo momento di confronto con il Parlamento. Se mercoledì non ci saranno le condizioni, entro venerdì o sabato le Camere si sciolgono e si andrà a votare intorno al 25 settembre“. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, invece, ha espresso il suo sostegno a Draghi: “C’è margine perché Draghi resti. Dobbiamo provarci e crederci fino all’ultimo“.
Puntuale l’analisi di Follini, che mette in evidenza lo stallo della politica italiana. Alla fine, dunque, saranno Draghi e Sergio Mattarella a “deciderne le sorti”. Intanto anche 11 sindaci italiani – tra cui quello della Capitale Roberto Gualtieri – hanno scritto al premier Mario Draghi invitandolo ad andare avanti con l’esecutivo.