Premio Nobel per la letteratura (1954) dal riconoscibile stile essenziale e netto, Ernest Hemingway ci ha regalato infiniti capolavori da leggere e rileggere. Si va da Il vecchio e il mare, Nobel già premiato l’anno precedente con il Pulitzer, a Fiesta, fino alla bellissima raccolta I quarantanove racconti.
La sua produzione così come la sua vita avventurosa, hanno ispirato innumerevoli film e registi. L’ultima in ordine di tempo la regista spagnola Paula Ortiz che ha lavorato alla versione cinematografica di “Di là dal fiume e tra gli alberi” il cui ruolo del protagonista è stato affidato a Liev Schreiber. Ma anche stilisti, come il couturier marchigiano Vittorio Camaiani, che ha dedicato al simbolo del Novecento letterario la sua ultima collezione Primavera/Estate 2022 intitolata proprio Vittorio Camaiani Viaggio con Hemingway.
Ernest Hemingway, la vita
Figlio di un medico, Ernest Hemingway inizia, non ancora ventenne, a collaborare con un giornale di Kansas City. Durante la prima guerra mondiale combatte sul fronte italiano e rimane ferito, guadagnandosi la medaglia d’argento al valor militare. A Parigi subisce l’influenza dello stile di Stein (Three stories and ten poems, 1923; In our time, 1925). Proprio i ricordi del soggiorno francese di Hemingway sono pubblicati postumi in A moveable feast (1964). I primi libri che inaugurano quel dialogo laconico e quel tono verbale sempre un poco al di sotto della situazione sono: The sun also rises (1926) e A farewell to arms (1929).
La nascita dei reportage
Reporter di guerra, spia antinazista e partigiano, Ernest Hemingway organizza numerosi safari in Africa, assiste a innumerevoli corride spagnole e partecipa alle più celebri risse fra artisti nella Parigi degli Anni Venti. Con Death in the afternoon (1932), e Green hills of Africa (1935) Ernest Hemingway incrementa tutta la contemporanea narrativa anglosassone di reportage. Al centro del suo mondo interiore sta l’esigenza di una norma individuale, di un personale codice d’azione come unico valore riconosciuto. Così anche nelle sue novelle, raccolte insieme con una commedia: The fifth column and the first forty-nine stories, 1938.
Al principio di monotonia che tale situazione interiore sembra determinare non si sottraggono neanche, nonostante maggiori contatti umani, i personaggi delle opere successive: To have and have not (1937), For whom the bell tolls (1940). Il 2 luglio 1961 Ernest Hemingway, mostro sacro della letteratura del Novecento, si toglie la vita con un colpo di fucile sparato in bocca all’età di sessantadue anni.
Vittorio Camaiani Viaggio con Hemingway
Proprio grazie al viaggio Hemingway diviene simbolo dello scrittore senza meta. Un’anima che trova pace solo nel confronto con l’altro, il diverso, qualcuno che non conosciamo. L’ispirazione dell’ultima fatica firmata dallo stilista marchigiano Vittorio Camaiani è dedicata proprio ad Ernest Hemingway ed in particolare ai suoi viaggi intrapresi a Cuba e L’Avana. Con questa collezione Spring/Summer 2022 Camaiani intraprende un viaggio immaginario sulle orme di un mito universale della letteratura. Sono le immagini viste, vissute e magistralmente descritte nelle opere a partire dai luoghi culto dello scrittore americano ad ispirare la nuova collezione del designer.
Una couture in cui si intrecciano continuamente da mattina a sera suggestioni che evocano questi luoghi, come i colori della parte giorno della collezione. La camicia Pilar invece trae le sue forme geometriche dalle vele dell’omonimo veliero dello scrittore. Una creazione che porta con sé un senso caro allo stilista, ovvero il viaggiare con la mente attraverso un capo di abbigliamento. Il viaggio invero continua verso altri orizzonti con la parte di collezione dedicata all’Africa, altro paese caro ad Ernest Hemingway. Ciò grazie alle sahariane ricamate a mano con figure di animali esotici e il gilet-cartucciera da safari da cui fuoriescono però cuori ricamati, messaggio di pace nei confronti dell’attuale conflitto in Ucraina, e con il completo-luna che evoca suggestive notti sulla savana.
Ernest Hemingway, gli aforismi
Infine una selezione dei dieci aforismi tra i più belli di Ernest Hemingway.
1. “Sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.”
2 . “Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai.”
3. “ La fretta. Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe.”
4. “ Non si dovrebbe mai desiderare troppo. Perché si rischia sempre di ottenere quel che si desidera.“
5. ” Ogni giorno è un nuovo giorno.”
6. “ Era considerata una virtù non parlare se non in caso di necessità, sul mare.”
7. “ Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono.”
8. “Nessuno dovrebbe mai restar solo, da vecchio, pensò. Ma è inevitabile.”
9. ” Preoccuparsi è dannoso come aver paura; serve solo a far le cose più difficili.”
10. “A rifletterci bene, i migliori sono sempre allegri.” È molto meglio essere allegri, ed è anche il segno di qualche cosa: è come avere l’immortalità mentre si è ancora vivi. Una cosa complicata.”