Il nome di Sergio Mattarella finisce nella fornace della campagna elettorale. Silvio Berlusconi prefigura le dimissioni del Presidente della Repubblica, perché spera “che il presidenzialismo si farà“. Letta: “Attacco al capo dello Stato“.
“Io spero che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà. È dal 1995 che ho proposto un sistema presidenziale” per l’Italia. Così Silvio Berlusconi, oggi 12 agosto a Radio Capital. Un sistema “perfettamente democratico che la democrazia la esalta consentendo al popolo di scegliere direttamente da chi essere governato“. “Se la riforma entrasse in vigore sarebbero necessarie le dimissioni” di Mattarella, sostiene il fondatore di Forza Italia. E ciò “per andare all’elezione diretta di un capo dello Stato che, guarda caso, potrebbe essere anche lui“.
“Ho accolto la richiesta di essere candidato in prima persona. Guiderò la campagna con la stessa dedizione, lo stesso amore di quando sono sceso in campo 28 anni fa” dice Berlusconi, che correrà per un posto in Senato. “Rivincita? No, non penso alle vendette. Allora è stata la sinistra a cacciarmi sulla base di una sentenza di frode fiscale di 7 milioni quando quell’anno avevo pagato 550 milioni di tasse. Hanno utilizzato la legge Severino in modo contrario alla Costituzione” conclude.
Letta su Berlusconi e Mattarella
A stretto giro, dai microfoni di Radio Anch’io, arriva la dura replica di Enrico Letta, segretario del PD, partito di provenienza del Presidente della Repubblica. “Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo. Per battere la destra l’unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al PD. Lui dice che se vince vuole cambiare la Costituzione in senso peggiorativo“. E “attacca Mattarella mentre noi lo difendiamo. Il fatto che il Centrodestra inizi la sua campagna con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il Paese“. “Se oggi c’è un punto di unità nel paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella“.
La flat tax
“Berlusconi ha proposto la flat tax dal suo punto di vista” aggiunge Letta. “Si tratta di una tassa piatta uguale per tutti, proposta da un miliardario. Non è che ci vuole molto a capire chi se ne avvantaggia. Se ne avvantaggia un miliardario e quelli come lui. Questa è la cosa più anticostituzionale, La nostra Costituzione all’articolo 53 dice che tutti devono contribuire alle spese pubbliche secondo le proprie capacità, il nostro sistema è improntato ai criteri di progressività. Chi è più ricco paga di più e chi è povero paga di meno. La flat tax è l’esatto contrario di questo“.