Lo scrittore Salman Rushdie è attaccato a un respiratore e rischia di perdere un occhio dopo essere stato accoltellato il 12 agosto a un festival letterario nello Stato di New York.
L’autore dei Versi satanici, da oltre 30 anni sotto la minaccia di morte dell’Iran e dell’estremismo islamico, è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico dopo il trasporto in elicottero in ospedale. Adesso è un respiratore a tenerlo in vita. Gravi i danni a un braccio e al fegato. La polizia ha arrestato un ragazzo di 24 anni, del New Jersey, Hadi Matar, secondo quanto riporta l’Ansa. Non è chiaro il motivo di un attacco così violento contro Rushdie. Ma gli investigatori pensano alla fatwa – cioè, di fatto, la condanna a morte – che nel 1989 – oltre trent’anni fa – l’ayatollah Khomeini emanò in Iran nei riguardi dell’autore dei Versi satanici. Un libro considerato offensivo e blasfemo per l’Islam. Da allora su Rushdie c’è una taglia di 3 milioni di dollari.
“Le notizie non sono buone. Salman è attaccato a un respiratore, in questo momento non è in grado di parlare“, ha fatto sapere l’agente dello scrittore, Andrew Wylie. L’intervento chirurgico è durato diverse ore. L’aggressore ha accoltellato Salman Rushdie al collo e all’addome e la situazione è più grave di quanto sembrasse in un primo momento. “Probabilmente perderà un occhio, i nervi del suo braccio sono recisi. Il suo fegato è ferito e danneggiato“, ha fatto sapere Wylie al New York Times.
Colpi a collo e addome
L’attacco è avvenuto alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Italia), poco dopo che Rushdie era salito sul palco del Chautauqua Institution, a un centinaio di chilometri da Buffalo, per tenere una conferenza. L’aggressore 24enne, che secondo il racconto dei testimoni indossava una mascherina nera, si è alzato dalla platea, è saltato sul palco e si è avventato sullo scrittore colpendolo “al collo e almeno una volta all’addome“, secondo la polizia. Colpito anche il moderatore della conferenza, Ralph Henry Reese, che è stato dimesso dall’ospedale qualche ora dopo. “Condanniamo ogni forma di violenza e vogliamo che tutti abbiano la libertà di parlare e scrivere la verità“, ha dichiarato subito dopo l’attacco la governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul. La quale ha elogiato il poliziotto intervenuto subito dopo l’assalto allo scrittore. “Gli ha salvato la vita“, ha detto.
Johnson e Macron su Rushdie
Il premier britannico Boris Johnson ha condannato l’attacco. “Inorridito dal fatto che Salman Rushdie sia stato accoltellato mentre esercitava un diritto che non dovremmo mai smettere di difendere“, ha twittato. “In questo momento i miei pensieri sono con i suoi cari. Speriamo tutti che stia bene“. Emmanuel Macron ha assicurato che la Francia “è al fianco di Rushdie“. “La sua lotta è la nostra“, ha scritto su Twitter il presidente francese. Solidarietà all’autore è stata espressa da tutto il mondo letterario e da tanti scrittori.