A un mese dalle elezioni i sondaggi danno Fratelli d’Italia in vantaggio sul Partito Democratico. Il terzo polo non decolla e si attesta al 5% circa.
Queste le tendenze più significative emerse dagli ultimi sondaggi, di Termometro Politico e di Tecnè, raccolti nei giorni precedenti la chiusura delle liste dei candidati. Secondo la rilevazione CAWI su 4900 interviste per il sondaggio di Termometro Politico, la formazione guidata da Giorgia Meloni si attesterebbe al 24,3% dei consensi. Segue il PD col 23,5% e terza la Lega con il 14,3%. Il M5S sarebbe all’11,1%, mentre Forza Italia conserverebbe una fetta di elettorato pari al 7-8%. La nuova alleanza fra Azione a Italia Viva sarebbe al 4.9%. Sotto il 2% gli altri partiti.
Secondo altri sondaggi, come quello di Tecnè per Mediaset, effettuato su 1.506 interviste, lo scarto tra Fratelli d’Italia e PD sarebbe simile. La Lega sarebbe in calo mentre Forza Italia arriverebbe alla doppia cifra. Alla Camera FdI starebbe al 24,3%, Pd (con Articolo 1 e il Psi) al 23,5%. La Lega sarebbe invece 12,9%, Forza Italia all’11,4%, il M5S al 10,2%. Poi ci sarebbero +Europa al 2,8%, i Verdi/Sinistra italiana al 3,7%, Italia Viva con Azione al 4,8%. Italexit di Gianluigi Paragone al 2,7%. Simili i risultati per il Senato con FdI al 24,3%, Pd/Art 1/Psi al 23,4%, Lega 13%, FI 11,3%, M5s 10,1%, +Europa 2,9%, Verdi/Sinistra italiana 3,6%, Italia Viva/Azione 4,9% Italexit 2,7%. La differenza tra Centrodestra e Centrosinistra si attesterebbe intorno ai 20 punti percentuali, sia alla Camera che al Senato, a favore della coalizione formata da FdI, Lega e Forza Italia.
La sfida Fiano-Rauti
Con il sistema di questa legge elettorale, il Rosatellum, che è in parte maggioritaria, nei collegi uninominali, ci saranno sfide che già sulla carta vanno ben oltre il valore dei sondaggi. Perché assumono un valore di per sé. Come ad esempio a Sesto San Giovanni, la ex ‘Stalingrado d’Italia’ alle porte di Milano. Nell’uninominale per il Senato si sfideranno Emanuele Fiano (PD), figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Auschwitz, e Isabella Rauti, figlia del fondatore di Ordine Nuovo, Pino Rauti, volontario fra i repubblichini di Salò.
Sondaggi e Meeting di Rimini
Ma non ci sono solo i sondaggi. Il, 23 agosto, si è visto il primo dibattito fra i leader dei partiti al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Applausi calorosi, ma anche fischi, per i presenti sul palco. Da Di Maio, Letta e Lupi, a Meloni, Rosato, Salvini e Tajani. A moderare il dibattito il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. Protesta Giuseppe Conte. “Al Meeting di Rimini non è stata ospitata la voce del Movimento Cinque Stelle” ha scritto l’ex premier su Facebook. “C’era invece una sfilata di politici che fanno finta di litigare in pubblico e poi intorno a un tavolo trovano sempre l’accordo. Poi ci siamo noi, diversi da loro. Siamo scomodi per un certo sistema che vuole escluderci e oscurarci. Come le persone che difendiamo: lavoratori, giovani e piccole imprese non garantiti e tutelati da nessuno. #dallapartegiusta.”