Sul fronte del meteo gli ultimi giorni del mese di agosto vedranno l’Italia nuovamente divisa, in due, se non in tre tronconi. Temporali sempre più frequenti al Nord, caldo torrido al Sud, clima instabile al Centro.
Lo sostiene Lorenzo Tedici, del sito www.iLMeteo.it. L’esperto conferma un peggioramento meteo in alta Italia, con qualche acquazzone in arrivo già da questa sera, 30 agosto, fra Liguria e Piemonte. Per la giornata di domani 31 agosto si prevede un’estensione del maltempo al resto del settentrione.
Giovedì 1 settembre, con l’inizio dell’autunno meteorologico, ci si attende cattivo tempo in gran parte del Centro-Nord. Le previsioni meteo indicano piogge e locali temporali. Almeno per una parte dell’Italia dovrebbe terminare la lunghissima ondata di siccità che perdura dall’inverno. In seguito, almeno fino a domenica 4 settembre, il quadro potrebbe rimanere immutato con un’Italia divisa in due tronconi, dal punto di vista meteo. Al Nord si prevedono frequenti acquazzoni mentre al Sud si potranno toccare temperature massime fino a 37° gradi. Sarà il Centro Italia a vivere un clima differente: a tratti piovoso, a tratti caldo e soleggiato. Infine, se le previsioni meteo saranno confermate, dalla settimana prossima, quindi dal 5 settembre, dovrebbero tornare sole e caldo per tutti.
Meteo e siccità sulle Alpi
Il meteo di questa estate 2022 si è caratterizzato particolarmente per il caldo torrido e la siccità senza precedenti. Uno dei fenomeni in aumento è quello dello scioglimento dei ghiacciai. Di oggi 30 agosto è la notizia che sono di un alpinista tedesco disperso da 32 anni i resti mummificati trovati il 26 luglio scorso sul ghiacciaio Stockji (3.092 metri), a Zermatt, nelle Alpi svizzere, non lontano dal Cervino. “Il ritiro dei ghiacciai fa emergere sempre più spesso resti di alpinisti scomparsi da diversi decenni“, ha spiegato la polizia cantonale svizzera.
Per giungere all’attribuzione di un’identità certa dei resti umani ritrovati medici e investigatori hanno proceduto con i test del Dna. Del corpo senza vita, ormai mummificato, di un uomo fra i ghiacci, si era saputo a luglio grazie all’allarme di due alpinisti francesi. I quali stavano percorrendo l’Haute Route, l’itinerario alpinistico che collega Chamonix (Francia) con Zermatt (Svizzera), quando hanno scorto il corpo sul loro cammino. Grazie ad approfondite analisi si è potuti risalire all’identità dell’uomo.
Si tratta di un alpinista tedesco di 27 anni che nell’agosto del 1990 si era messo in marcia da Chamonix per raggiungere Domodossola in Piemonte passando attraverso le Alpi del Vallese svizzero. Non era mai arrivato a destinazione – ricorda la polizia del Canton Vallese – e le ricerche dell’epoca avevano dato esito negativo. Ora la scoperta, per effetto del sempre più imponente scioglimento dei ghiacciai alpini. E delle condizioni meteo e climatiche mutate forse per sempre.