A 5 giorni dalle elezioni l’Italia aspetta quella che potrebbe diventare un svolta clamorosa: una schiacciante vittoria del Centrodestra e in particolare di Fratelli d’Italia. Con Giorgia Meloni possibile nuova premier: la prima donna italiana a diventare capo del Governo.
Un segnale per tutte, se Giorgia Meloni fosse la prima donna presidente del Consiglio dopo le elezioni? “Se lo faccio bene, sì…“. La leader FdI, intervistata per l’edizione online del Messaggero, non tralascia di citare la “scaramanzia” quanto all’ipotesi citata dagli intervistatori. Ma non si nasconde che “intanto, il fatto stesso di arrivarci è un segnale, in una nazione in cui si dice che ‘l’Italia è pronta’ mentre in tutta Europa ci sono presidenti del Consiglio, Cancellieri, capi di governo donna. E anche molto giovani“. “Questo fatto che l’Italia sia sempre vista come un Paese un po’ indietro, un po’ arretrato – prosegue – a me non piace, ed è un riflesso pavloviano che a volte anche delle stesse donne“.
Quello, spiega la leader FdI, per cui “ce la si può fare e per farcela te lo deve concedere un maschio“. Un concetto che “non ho mai condiviso, da parte di molte colleghe a sinistra. Mi manda ai matti. È stata una cosa su cui alcune donne si sono un po’ adagiate, quella per cui ci sono le quote e me lo devi per forza. Quando pensi che qualcosa ti deve essere concesso e non te lo devi guadagnare, tu smetti di combattere come dovresti“.
Elezioni, lo scontro PD-FdI
Alle parole di Meloni ha fatto eco il suo avversario principale, il, segretario dem, Enrico Letta. Ma, naturalmente, per contestarle. “Nel 2011 il Governo Berlusconi, con Meloni ministro, si dimise perché avevano messo l’Italia a rischio default” ha detto Letta, parlando a Pietrasanta (Lucca) nel corso di un appuntamento elettorale. “Adesso si ripresentano allo stesso modo, dopo averci costretto a dieci anni di sacrifici, e con le stesse assurde promesse di ieri“. “Da allora” – ha aggiunto il leader dem – “sono passati 10 anni di sacrifici. Bisogna far tornare la memoria agli italiani perché abbiamo la memoria corta“.
“La nostra priorità oggi è il lavoro – ha proseguito Letta – l’abbassamento delle tasse sul lavoro. Completiamo la campagna elettorale con una fortissima spinta della nostra agenda sociale“. Abbassare le tasse sul lavoro vuol dire “rendere possibile per ogni lavoratrice e ogni lavoratrice alla fine dell’anno una quattordicesima in più, grazie a salari più alti, salari più solidi, dovuti a questa scelta che facciamo. Il primo Consiglio dei ministri dopo le elezioni per noi vuol dire impostare una legge di bilancio subito con questa riduzione della tasse sul lavoro“.
La Lega tenta il tutto per tutto
La campagna per le elezioni corre forte anche per la Lega di Matteo Salvini. Il capo leghista ha fatto 30mila chilometri su e giù per l’Italia, toccando tutte le regioni, da Ferragosto a oggi. Sono i numeri (provvisori) della campagna elettorale di Salvini. Lo rende noto la Lega. “Ora il leader della Lega è a Milano, nel pomeriggio sarà a Sassuolo e chiuderà la giornata in Veneto con Luca Zaia. Domani è atteso alla manifestazione del centrodestra a Roma (e farà alcuni appuntamenti, al mattino, nel capoluogo lombardo). Salvini ha fatto più di 60 interviste tra radio e tv e ha collezionato fino a sette appuntamenti elettorali nell’arco di 24 ore. Lavori in corso per la chiusura di venerdì 23 aprile. La Lega sta preparando un’iniziativa da record con l’obiettivo di coinvolgere almeno un milione di persone“.