La guerra della Russia in Ucraina può trasformarsi in una guerra mondiale nucleare? Nessuno può escluderlo con sicurezza dopo oltre 7 mesi di conflitto con decine di migliaia di morti, civili assassinati e torturati, bombardamenti indiscriminati su città e villaggi.
Il terrore nucleare, sempre presente ma bloccato dagli equilibri internazionali durante il periodo della Guerra Fredda, adesso si affaccia prepotente in Ucraina e nel resto d’Europa. Negli ultimi discorsi di Putin la minaccia atomica è riapparsa. Ma secondo Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, l’uso delle armi nucleari da parte della Russia è possibile “solo in accordo con la sua dottrina” sulla deterrenza.
Il Papa: “Pace per l’Ucraina e per il mondo“
Perciò Peskov liquida come “emotiva” la richiesta del leader ceceno Ramzan Kadyrov di usare armi nucleari a bassa potenza nella guerra contro l’Ucraina. Come è noto, infatti, sono in corso dalla fine di agosto controffensive delle forze armate di Kiev che stanno ricacciando indietro gli invasori dal Nord-Est del paese. Domenica 2 ottobre è stato papa Francesco a lanciare un nuovo accorato appello per la pace, chiedendo a Putin di fermare la guerra e a Zelensky di accettare negoziati di pace. “Aumenta il rischio di un’escalation nucleare – ha detto il pontefice – fino a far temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale“.
“La NATO risponderà“
Sulla minaccia nucleare proveniente da Mosca ha detto la sua l’ex generale americano David Petraeus, già capo della Cia. Gli Stati Uniti sono i protettori di Kiev e la guerra in Ucraina è ormai definita da alcuni osservatori la prima guerra russo-americana per interposta nazione, ovvero l’Ucraina invasa. Per questo Petraeus, intervistato dall’emittente Abc, chiarisce in modo brutale la posizione degli Usa nel caso in cui Putin usasse armi nucleari. “Solo per darvi un’ipotesi – afferma – risponderemmo guidando uno sforzo della NATO che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina. E anche in Crimea. E ogni nave nel Mar Nero“. Secondo Petraeus, “deve esserci una risposta“, ma non necessariamente “nucleare contro nucleare“, per evitare appunto una “escalation nucleare“.
“Putin prepara il ricatto atomico”
In Ucraina, intanto, dopo aver indotto le truppe russe a una nuova, disastrosa ritirata, la ripresa della città di Lyman, snodo ferroviario del Donbass, ha ridato fiato alla controffensiva di Kiev. Proprio all’indomani dell’annessione delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson da parte del Cremlino. Una decisione che ha ottenuto il via libera formale anche dalla Corte costituzionale di Mosca, mentre la Duma ha ratificato all’unanimità gli atti di annessione.
Tuttavia per l’ex colonnello del servizio di intelligence Fsb, e oppositore di Putin, Gennadij Gudkov, lo zar mostra i muscoli perché è in difficoltà. “Non lasciatevi ingannare, Putin non ha più così tante ambizioni e ossessioni. Si sta salvando la pelle, perché è ben consapevole che la guerra, se non ancora persa, sarà persa. E i primi cigni neri della sua sconfitta – ha detto – si sono già alzati in volo. Putin ha un piano sanguinario pragmatico e cinico molto chiaro. Sta creando le condizioni per un futuro ricatto nucleare“.
Ucraina, bombardate decine di località
Da Melitopol, nell’Ucraina meridionale, il sindaco Ivan Fedorov, fa sapere che le forze russe hanno iniziato la mobilitazione forzata della popolazione locale. Melitopol si trova nella regione di Zaporizhzhia appena annessa alla Russia dopo i referendum “farsa” per l’Occidente.
“Prendono gli uomini per le strade – afferma il sindaco Fedorov, che nei mesi scorsi i russi avevano sequestrato e poi rilasciato – abbiamo avuto un gran numero di casi durante il fine settimana. I russi si avvicinano semplicemente a uomini di età diverse, con diversa forma fisica e chiedono loro di andare all’ufficio del comandante per essere registrati“. Un attacco missilistico russo è avvenuto nella notte fra ieri e oggi 3 ottobre contro la città di Zaporizhzhia. Il bombardamento avrebbe provocato vittime. Complessivamente le forze russe hanno lanciato 11 missili ed effettuato 10 raid aerei contro oltre 35 insediamenti ucraini nelle ultime 24 ore. Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook.