Mario Draghi dà il suo addio alla politica da premier parlando a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo del 21 ottobre. Nello stesso giorno in cui a Roma Giorgia Meloni riceve l’incarico di formare il nuovo Governo da Sergio Mattarella.
“Questa è la mia ultima conferenza stampa a Bruxelles, e la mia ultima da presidente del Consiglio” ha detto Draghi. “Voglio ringraziare tutti voi giornalisti, in particolare voi di base a Bruxelles. Raccontare quello che succede qui è difficile, può richiedere lunghe nottate ma è essenziale.” Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “L’Ue è fondamentale, l’Italia deve essere al centro del progetto europeo con la credibilità, l’autorevolezza, la determinazione che si addice a un grande Paese come il nostro“, ha aggiunto.
“Abbiamo sempre detto che la risposta alla crisi deve essere europea, dobbiamo preservare l’unità dei nostri Paesi, essenziale per imporre la massima pressione sulla Russia“, ha aggiunto Draghi. “Dobbiamo preservare il mercato unico, impedire il rischio di instabilità finanziaria. Una forte risposta europea è essenziale per l’Italia e anche per l’Europa“, ha aggiunto il premier uscente. E ha quindi ricordato come le conclusioni del Consiglio europeo “mostrano che l’Unione è unita. Il pacchetto accoglie tutte le proposte dell’Italia“.
Draghi: “Avremo bollette più basse“
“La decisione della notte ha portato a un calo del prezzo del gas. Dopo l’accordo le quotazioni hanno perso il 10% a dimostrazione che la componente speculativa è rilevante. Questo è il modo in cui andava affrontata la crisi dall’inizio. E si tradurrà presto in bollette più basse“, ha detto ancora Draghi nella conferenza stampa finale. “Ci aspettiamo che” nelle prossime settimane “i ministri dell’Energia e anche l’Ecofin arrivino a una decisione operativa” sull’energia e “il finanziamento del fondo comune. Questo è l’auspicio che tutto il Consiglio europeo ha espresso“.
“L’Italia è uno Stato molto forte e ha mostrato una enorme potenza e credibilità. E le performance economiche italiane stanno andando molto bene“, ha aggiunto Draghi rispondendo a chi gli chiedeva di eventuali reazioni dei mercati quando andrà via da Palazzo Chigi. In pratica il 20 e 21 ottobre, a livello europeo si è trovata un’intesa al fotofinish sul gas, dopo 12 ore di tensioni, attacchi incrociati, musi lunghi. Poi, l’accordo al fotofinish.
Il dossier energia e il price cap
L’Ue salva l’unità di fronte al nemico russo sul dossier più difficile, quello dell’energia. Lo fa limando, parola per parola, delle conclusioni che restano abbastanza ambigue da lasciare tutti e 27 soddisfatti a metà. Ma per il partito del price cap e del nuovo Sure sull’energia, l’intesa registra dei passi avanti. Quanto meno rispetto a venti giorni fa quando tutto sembrava sfaldarsi. Tanto che Mario Draghi, lasciando l’Europa Building, sottolinea: “È andata bene“. L’accordo, infatti, mette nero su bianco “l’urgenza delle decisioni concrete” da prendere sul gas. Ora toccherà al nuovo Governo di destra portare avanti gli interessi dell’Italia in Europa.