Lunedì 20 febbraio la premier Giorgia Meloni giunge a Kiev in visita ufficiale nell’Ucraina in guerra. Incontrerà Volodymyr Zelensky a una settimana dalle dichiarazioni del suo alleato Berlusconi sul fatto che se fosse stato a capo del Governo non avrebbe mai incontrato il presidente ucraino.
Dall’Italia “abbiamo ricevuto un pacchetto di aiuti, il che significa che il sostegno della premier Giorgia Meloni non è cambiato. Anzi, la ringrazio e la aspetto, so che sta arrivando” ha dichiarato Zelensky, intervistato dal Tg1 la sera del 19 febbraio. “Abbiamo un forte rispetto dell’Italia e del popolo italiano” ha aggiunto.
“L’Ucraina vincerà”
A quasi un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, Zelensky continua a mostrare la sua determinazione e la certezza che “la guerra non durerà all’infinito“. Ma anzi che “terminerà con la nostra vittoria, una vittoria per la pace“, per la quale “anche le generazioni future dei russi ci ringrazieranno“. Ma per ora con Mosca non possono esserci “compromessi“, ha sottolineato il presidente ucraino. Zelensky, al tempo stesso, sta ricevendo sostegni a livello internazionale al suo piano di pace in 10 punti.
Famiglie sterminate dai russi
In Ucraina la guerra cresce d’intensità, per morti, attacchi e distruzione. Un bombardamento russo ha ucciso una famiglia intera a Burhunka, nella regione meridionale di Kherson. Hanno perso la vita madre, padre e zio di un ragazzo di 13 anni. L’adolescente è sopravvissuto, pur rimanendo ferito.
Si trovavano tutti in casa insieme con un altro bambino che è sopravvissuto anch’egli all’attacco, quando la pioggia di fuoco si è abbattuta sul villaggio, riferiscono le autorità dell’Ucraina. Anche un bambino di 8 anni di un’altra famiglia è rimasto ferito, ed è stato ricoverato in ospedale. Domenica 19 febbraio sarebbero stati almeno 9 le regioni dell’Ucraina che hanno subito attacchi e bombardamenti russi. A Vovchansk, nell’oblast di Kharkiv, un uomo ha perso la vita la sua casa è stata colpita, stando al governatore Oleh Syniehubov.
Bakhmut, lo snodo della guerra
E poi ancora nel Donetsk, nel Lugansk e ancora a Bakhmut. Dilaniata, la città dell’est dell’Ucraina diventata il simbolo del corpo a corpo fra Kiev e Mosca. Ma per ora resiste stoicamente, da mesi. Le forze armate dell’Ucraina hanno respinto 7 assalti russi vicino a Bakhmut, ha riferito il servizio di frontiera statale ucraina su Telegram, citato da Unian.
I vertici militari a Kiev segnalano un cambiamento di tattica da parte dei russi, particolarmente evidente nell’ultima settimana e in particolare sull’uso dei razzi. Se prima lanciavano un attacco massiccio circa una volta ogni due settimane, adesso usano i razzi con più ‘parsimonia’ ma anche con maggiore costanza e regolarità. Lo ha spiegato il portavoce del comando dell’aeronautica delle forze armate ucraine, Yuriy Ignat, citato da Ukrinform.
“L’Ucraina ci bombarda”
Da parte russa però non ci sono soltanto i ripetuti assalti alla roccaforte di Bakhmut. Mosca lamenta il fatto che l’Ucraina stia bombardando a sua volta il territorio russo. Una bambina di 12 anni è stata uccisa e un altro civile è rimasto ferito in un bombardamento delle forze ucraine su un’abitazione civile, sostiene l’agenzia di stampa Tass. Gli ucraini, ha reso noto sul suo canale Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov, hanno bombardato il villaggio di Novaya Tavolzhanka, nella regione di Belgorod.
La Cina: “Niente armi a Mosca”
E il giorno dopo la Conferenza internazionale sulla sicurezza a Monaco di Baviera, la Cina respinge quelle che ha definito “false” affermazioni degli Stati Uniti. In un’intervista alla Cbs, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, aveva affermato che la Cina starebbe pensando di armare la Russia. “Non accettiamo che gli Stati Uniti puntino il dito sulle relazioni Cina-Russia, né tanto meno che esercitino coercizione e pressione“, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. Washington, sostiene, “diffonde false informazioni”.