È morto a Roma Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore. Aveva 84 anni.
Costanzo è deceduto a fine mattinata di oggi 24 febbraio. Ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi, come commedie teatrali. Con lui se ne va un grande uomo di spettacolo e un giornalista che con le sue trasmissioni – fra cui il più celebre è stato senza dubbio Maurizio Costanzo Show – ha fatto la storia dei media italiani.
La canzone per Mina
Nato a Roma il 28 agosto del 1938, Maurizio Costanzo sposa nel 1963 sposa Lori Sammartini. Sono gli anni in cui ha già avviato con successo la sua carriera giornalistica. Brucerà le tappe, passando presto da giornali e rotocalchi alla radio e alla televisione. Sarà fin da subito anche paroliere: è sua la storica canzone Se telefonando portata al successo da Mina. Dieci anni dopo è già al secondo dei suoi quattro matrimoni, con la giornalista Flaminia Morandi. Nel 1973 nasce la prima figlia Camilla, sceneggiatrice per la Rai, seguita nel 1975 da Saverio, sociologo e documentarista Rai.
La vicenda della P2
Il grande successo arriva nel 1976 con Bontà loro, considerato il primo talk-show della televisione italiana. Nel 1980 è alla direzione del primo telegiornale privato, Contatto, per la rete televisiva della Rizzoli. È il maggio 1981 viene scoperta la loggia massonica P2, facente capo a Licio Gelli. Il giornalista figura fra nella lista degli iscritti. In seguito racconterà di essere stato inserito d’ufficio nell’elenco e di aver accettato, sicuramente in modo un po’ ingenuo, solo per salvaguardare il suo futuro professionale.
L’impegno antimafia e l’attentato
Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si è impegnato a viso aperto come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. In seguito all’omicidio dell’imprenditore siciliano Libero Grassi, nel 1991, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile rimase la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto Mafia made in Italy. Proprio questo suo impegno è all’origine dell’attentato che avrebbe dovuto eliminarlo, il 14 maggio 1993. Una Fiat Uno imbottita di 90 chilogrammi di tritolo esplose a Roma in via Ruggero Fauro, vicino al Teatro Parioli di Roma, dove si registrava il Maurizio Costanzo Show. Lui e la sua compagna Maria De Filippi (sposata poi nel 1995) rimasero illesi.
Dal Maurizio Costanzo Show i volti della celebrità
Negli anni, dal Maurizio Costanzo Show – il salotto mediatico più importante della tv italiana degli anni ’80 e ’90 – hanno mosso i primi passi nella celebrità personaggi come Vittorio Sgarbi, attori come Nik Novecento, Valerio Mastandrea e Ricky Memphis. Ma anche autori satirici e comici come Daniele Luttazzi e Alessandro Bergonzoni, cabarettisti come Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Stefano Nosei e Gioele Dix. Alcune puntate del Maurizio Costanzo Show erano intitolate Uno contro tutti. L’ospite, solitamente un politico o uomo di spettacolo, doveva rispondere alle domande del pubblico, a volte anche provocatorie.
Il cordoglio della premier
“Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità. Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio“. Lo scrive su Twitter la premier Giorgia Meloni.