Elly Schlein da subito in vantaggio fin dai primi dati usciti ad urne dem chiuse su Stefano Bonaccini vince le primarie del Partito Democratico. Da prima la sorpresa di essere avanti nelle città che contano: Milano, Bologna, Roma e Torino. Poi arriva la comunicazione del Nazareno: il successore di Enrico Letta è lei con il 53,8% dei consensi. Il presidente della Regione Emilia Romagna si ferma al 46,2%.
“Abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione e anche stavolta non ci hanno visti arrivare“, sono state le prime parole di Elly Schlein in conferenza stampa. “È chiaro il mandato per il cambiamento“. “Vi chiedo di mandare un grande abbraccio a Elly Schlein. Le ho fatto un grande in bocca al lupo per la responsabilità che assume alla guida del Partito Democratico” ha detto Stefano Bonaccini concedendo la vittoria alla sua avversaria a scrutinio ancora aperto.
Domenica 26 febbraio si è votato per scegliere il nuovo vertice del Partito Democratico tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein. I 5.550 seggi sono rimasti aperti dalle 8 alle 20 in tutta Italia. Una tornata quelle delle primarie dem 2023 di prime volte: Il primo segretario donna della storia del PD, il primo capo dell’opposizione donna con un premier donna e la prima volta che il voto delle primarie ribalta la scelta degli iscritti.
Secondo YouTrend, con dati ancora parziali, a livello nazionale, quando sono stati scrutinati 61mila voti, Schlein è al 57,3%, Bonaccini al 42,7%. Inoltre: a Milano e provincia, Schlein ha il 68,8%, Bonaccini si ferma al 31,2%; a Roma e provincia, Schlein ha il 63,2% contro il 38% di Bonaccini; a Torino e provincia, Schlein ha il 63,8%, Bonaccini il 36,2%; a Bologna e provincia, Schlein ha il 53,7%, Bonaccini il 46,3%. Schlein è in vantaggio anche in Veneto. A Napoli e provincia, Bonaccini è avanti con il 62,6% dei voti, Schlein ha il 37,4%. In Puglia, quando un terzo delle schede è stato scrutinato, Bonaccini è al 58,97% contro il 41,03% di Schlein.
Primarie, la partecipazione
La commissione nazionale per il congresso ha reso noto che alle 13 i votanti alle primarie del Partito democratico erano già 598.121. Alle 20, a chiusura dei gazebo, i votanti hanno superato quota un milione. “Una grande festa di democrazia e partecipazione, supereremo ampiamente il milione di partecipanti” . Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta al seggio per le primarie. “Queste primarie sono una grande scelta di unità e partecipazione. Parlare di scissioni è solo un gioco politico e giornalistico, è un gioco che piace in Transatlantico“.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha votato in mattinata al circolo del partito del suo paese, Campogalliano, alle porte di Modena. In serata, Bonaccini attenderà i risultati al quartier generale della Casa dei Popoli di Casalecchio di Reno (Bologna), la stessa scelta in occasione delle regionali del gennaio 2020.
“Speriamo che sia una grande festa di partecipazione, ci arrivano immagini di seggi in giro per l’Italia dove ci sono delle file da stamattina, anche in posti dove sta piovendo. In un momento in cui l’astensionismo ha toccato picchi altissimi sia alle politiche sia alle regionali la comunità democratica sta dando una grande prova di partecipazione e di democrazia“. Lo ha detto Elly Schlein che attorno alle 11 a votato nel seggio di via Mentana, nel centro di Bologna. “Dai primi dati la partita è aperta, sarà una lunga notte” ha detto Dario Nardella, coordinatore della mozione Bonaccini. “I dati arrivano lentamente, lo spoglio sarà molto lungo. Dovremo aspettare tutta la nottata“.
Chi sono i due candidati
Bonaccini, che ha 56 anni, è il presidente dell’Emilia-Romagna dal 2014. Fra i suoi sostenitori ci sono Vincenzo De Luca, governatore della Campania; Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa; Dario Nardella, sindaco di Firenze; Sandra Zampa. Elly Schlein, che ha 37 anni, è stata vicepresidente dell’Emilia-Romagna (proprio con Bonaccini) ed è stata eletta alla Camera a settembre. A sostenerla, Andrea Orlando, ex ministro; Dario Franceschini, ex segretario del Pd; Marco Furfaro, ex Sel. Ma anche Mattia Santori, ex leader delle Sardine. È arrivata da poco alla sede del suo comitato, a Roma, accolta da un fragoroso applauso. Poco dopo sono arrivati l’ex segretario Pd Nicola Zingaretti, Peppe Provenzano, Antonio Misiani, Arturo Scotto, che si sono uniti a Francesco Boccia, Marco Furfaro, Michela Di Biase, Chiara Braga, Alessandro Zan.