Silvio Berlusconi ha passato una seconda notte tranquilla all’ospedale San Raffaele di Milano. “È dura ma ce la farò anche questa volta” ha dichiarato durante una telefonata, come riportato stamani 7 aprile da Il Giornale.
“Sono riuscito anche in situazioni difficili e delicate, a ritirarmi su” ha aggiunto al direttore del quotidiano, Augusto Minzolini. “Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo” ha precisato il vicepremier, ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. “Mi ha detto che Berlusconi ha riposato bene e che sta reagendo positivamente alle cure“. L’ex premier aveva una “voce squillante“. “Ci ha incoraggiato tutti – ha aggiunto – ha parlato con Meloni e Salvini. Segue quello che accade. Ci dà indicazioni“.
Come sta Berlusconi
Il Cavaliere ha passato una notte tranquilla, la seconda in terapia intensiva al San Raffaele di Milano dopo il ricovero di mercoledì 5 aprile. Secondo quanto filtra in ambienti ospedalieri, Berlusconi reagisce bene alle cure e si sottoporrà a nuovi accertamenti. L’attenzione dei medici rimane alta sull’infezione polmonare conseguenza di un forte indebolimento generale. Al momento non sono previsti bollettini medici.
Il leader di Forza Italia soffre da tempo di una leucemia cronica ed è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano per curare un’infezione polmonare. L’ha contratta in conseguenza di un forte indebolimento generale provocato da una leucemia. Ma è vigile e sembra rispondere alle terapia. Tanto da poter avere il modo di sentire i vertici del suo partito e salutare telefonicamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Il team di medici che lo segue
A fare chiarezza, dopo ore di apprensione, sulle condizioni del presidente di Forza Italia, ricoverato nell’ospedale milanese, è il bollettino medico diffuso nel pomeriggio del 6 aprile dai medici che lo hanno in cura. Ovvero il suo personale e primario della terapia intensiva Alberto Zangrillo, e il primario di ematologia Fabio Ciceri. I problemi fisici del cavaliere sono dunque la conseguenza della leucemia mielomonocitica cronica che non sta evolvendo in acuta e per cui il leader di Forza Italia è in terapia “con un trattamento specialistico citoriduttivo” spiegano dal San Raffaele. Un trattamento “mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti“.
Berlusconi, preoccupazione e speranza
Sono sempre ore di preoccupazione, come dimostra la presenza della sua famiglia, con i figli e il fratello che sono passati più volte a trovarlo nel corso del 6 aprile. Ma anche di speranza. Le condizioni del Cavaliere, pur in un quadro che impone la massima prudenza, “registrano oggi un incoraggiante miglioramento rispetto a ieri” riferiscono fonti vicine al presidente. “L’ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite insorta negli scorsi giorni“.
Una situazione di miglioramento e di quieto ottimismo di cui parla anche Paolo Berlusconi, il fratello, che uscendo dal padiglione Q1 dove si trova la terapia intensiva conferma: “Siamo più sollevati, c’è un miglioramento e siamo fiduciosi. Abbiamo la consapevolezza che è curato nel migliore dei modi e quindi siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello ne uscirà più forte di prima“. Mentre uno dei figli, il secondogenito Pier Silvio, parla del padre come di “un leone” per come affronta la situazione e le cure mediche.