Negli Stati Uniti continua la saga giudiziaria di Donald Trump. L’ex presidente, ricandidato per le presidenziali del novembre 2024, dovrà rispondere di 3 nuovi capi d’accusa. Il procuratore speciale Jack Smith ha infatti presentato ulteriori incriminazioni penali contro il magnate. Il tutto nell’ambito del procedimento sulle carte segrete a Mar-a-Lago.
Sono i media americani a riportare la notizia, sottolineando che le nuove accuse si sono aggiunte all’incriminazione già esistene. Donald Trump – aggiunge la Cnn – avrà tempo fino al 31 luglio per presentarsi in tribunale difendersi. Come è noto, però, la linea di difesa dell’ex presidente s’impernia sul completo rifiuto di ogni accusa. Egli parla di complotto della magistratura e di altri ‘poteri’ per azzoppare la sua campagna elettorale.
Trump e i video cancellati
In realtà Trump ha da guadagnare sul piano mediatico, e lo sa bene, da un procedimento penale sia pure molto grave. È per questo che il tycoon sfrutta in ogni modo la ribalta delle accuse, innanzitutto sul suo social media personale, Truth, per rovesciarle addosso al Partito Democratico di Joe Biden. Sarà proprio il presidente in carica, che sconfisse Trump nel 2020, a sfidare di nuovo ‘The Donald’ fra poco più di un anno. Ma non è detto che partirà favorito nelle ultime settimane di campagna, quelle decisive per il voto.
Tornando però a Trump, il tycoon deve ora fronteggiare nuove incriminazioni sulle carte segrete a Mar-a-Lago, come detto, perché ci sarebbero stati tentativi del suo staff di cancellare i filmati di sorveglianza. Sforzi in cui Trump sarebbe stato coinvolto. I media Usa sottolineano che c’è una terza persona – Carlos De Oliveira – finita incriminata nelle indagini sui documenti classificati trovati nella residenza dell’ex presidente in Florida.
Melania e il caso Carroll
“Una mia incriminazione distruggerebbe ulteriormente il nostro paese” ha tuonato Trump sul suo social Truth riferendo dell’incontro fra i suoi legali e il procuratore speciale Jack Smith. Un incontro che però sarebbe stato “costruttivo“. Durante il quale – osserva Trump – gli avvocati hanno “spiegato nel dettaglio che non ho fatto nulla di sbagliato, che sono stato consigliato da molti legali e che una mia incriminazione distruggerebbe ulteriormente gli Stati Uniti.”
In questo contesto non facile per l’ex presidente, la moglie Melania Trump sostiene il marito e crede che potrebbe tornare alla Casa Bianca il prossimo anno. La ex first lady è convinta che la famiglia riceva attacchi ingiusti dai media ed è particolarmente scettica circa la causa giudiziaria che la scrittrice Jean Carroll ha intentato contro il marito. Lo scorso maggio la giuria del processo civile a New York ha però condannato Trump a pagare un indennizzo di 5 milioni di dollari alla donna.
La violenza di Trump alla Carroll sarebbe avvenuta, secondo i giudici, nei camerini di un grande magazzino nel 1996. L’ex presidente avrebbe poi diffamato la scrittrice di cui aveva abusato con un post sui social lo scorso mese di ottobre. Nonostante tutto, o forse proprio per questo, Melania Trump sceglie il silenzio ed è quasi sparita dalla scena pubblica, senza più partecipare agli eventi elettorali del marito. Nelle sue vesti di mamma, Melania sta aiutando il figlio Barron a trovare il college più adatto a lui. L’ex first lady conta solo su alcuni vecchi amici e, secondo i media americani, trascorre le sue giornate nella spa di Mar-a-Lago.