Anche nelle acqua che bagnano le coste italiane si possono trovare gli squali. Non si tratta di una novità, eppure gli avvistamenti delle ultime settimane hanno generato una sorta di allarmismo su cui è bene fare chiarezza. 

È normale avvistare squali in Italia? La risposta è naturalmente: sì. Anche le acque che bagnano il nostro Paese hanno delle condizioni favorevoli alla sopravvivenza di questi animali e, di conseguenza, non è una rarità che essi la frequentino. Tuttavia, l’allarmismo generato nelle ultime settimane fa riferimento soprattutto agli avvistamenti vicini alla costa. Ed è su questo punto che occorre fare bene chiarezza. Per gli esperti, una delle zone più frequentate dagli squali è lo Stretto di Messina, per via della temperatura e delle correnti ma anche per l’abbondanza di pesci che si trovano in questa zona. Gli squali si possono trovare in Sicilia, Calabria, Puglia o Sardegna con più frequenza. Ma sono sempre molto a largo e non si avvicinano mai alle aree popolose e turistiche. E allora gli ultimi avvistamenti?

Squalo – VelvetMag

Il motivo degli avvistamenti di squali

Riprendiamo i casi. Nelle ultime settimane in Sicilia si sono registrati quattro avvistamenti di squali, le segnalazioni sono arrivate da Messina e Palermo. Altre segnalazione sono arrivate poi da Livorno (qui a poche miglia dal porto) e poi dalla Sardegna, Puglia, Capri, Ischia e Procida. Tutti fenomeni che hanno fatto scattare uno stato d’allerta su tutto il Mar Mediterraneo. In particolare, l’esemplare visto vicino alla spiaggia di Olivieri in provincia di Messina ha scatenato la paura dei bagnanti. Come tengono a precisare gli esperti la presenza di questi predatori è un segnale di buona salute del mare. Ma a preoccupare è la possibilità di attacco che, come è giusto chiarire, sono veramente pochissimi nella storia del nostro mare.

Tuttavia, non si può nascondere che questi squali, in questo caso una verdesca, si spingano fino a riva in cerca di cibo. Lo squalo azzurro, o verdesca, è una delle specie più prolifiche del Mar Mediterraneo. Non è pericoloso per gli esseri umani (in genere) ed attacca solo se spaventato. A generare panico anche l’esemplare avvistato a Livorno non lontano dalla costa. In quel caso si è parlato di un mako, più pericoloso della verdesca, anche se classificato al momento come non definito. Si tratta di animali che, comunque, tendenzialmente tendono a scappare, tranne che qualche comportamento dell’uomo non li spinga ad attaccare.

Squali – VelvetMag

Ovviamente la domanda che sorge più imminente è relativa al chiedersi cosa possa causare l’incremento delle segnalazioni. Se la causa principale è da imputare alla ricerca di cibo, gli esperti tengono a precisare che gli avvistamenti di squali, soprattutto così vicini alle coste, possano essere causati dal riscaldamento globale e la pesca eccessiva, che influiscono sulla facilità di trovare cibo. Inoltre, è opportuno considerare che proprio questo periodo dell’anno corrisponde con la fase di accoppiamento di questi predatori marini. Dunque, in questa ultima circostanza, maschi e femmine si spostano alla ricerca di un partner. Infine, bisogna tenere in considerazione che anche gli squali si feriscono o si ammalano ed in questo caso cercano un posto tranquillo dove trovare riparo, o nei casi più estremi morire.