Si trova a Fermo il Museo del Polo Nord. L’unico in Italia che riporta l’atmosfera dell’Artico a pochi passi da casa. Si trova a palazzo Paccaroni ed è il Silvio Zavatti. L’unica galleria nel nostro Paese dedicata interamente a questo tema.
L’Artico ad un passo da casa diventa realtà grazie al Museo del Polo Nord di Fermo. Nato per volere del suo fondatore da cui prende il nome, Silvio Zavatti, si tratta dell’unico esempio italiano di questo genere. L’unico nel nostro Paese per le ricerche polari artiche e sub-artiche. Si trova nel palazzo Paccaroni in pieno centro storico e rappresenta la meta ambita da molti turisti ma anche, e soprattutto, da molti studenti. Un vero punto di riferimento che si è consolidato negli anni.
Il Museo del Polo Nord a Fermo
Attraversare il Museo del Polo Nord è come affrontare un affascinante e suggestivo viaggio nell’Artico. Si trova un campo base con con la tenda del dottor Cavalli Molinelli, medico che seguì il Duca degli Abruzzi. Poi anche la slitta dell’impresa e il busto del Duca. Nel museo a palazzo Paccaroni sono, inoltre, conservati i resti del dirigibile Italia e altri reperti donati dall’associazione Grande Nord. Tantissime le carte geografiche e tra i reperti dall’incredibile fascino anche il meteorite caduto su Fermo nel 1996. Interessante la sala dell’arte Inuit che è stata allestita di recente con la donazione Molinari costituita da oggetti provenienti dal Canada e curata dall’antropologa Daniela Zanin. Nella sala che ospita lo Sciamanesimo, invece, è possibile ammirare maschere e sculture Tupilak, oltre ai tradizionali tamburi.
Poi ancora nella sala etnografica si trovano gli oggetti raccolti da Silvio Zavatti durante la sua attività di esploratore, insieme ad altri reperti raccolti da un altro grande esploratore, Jean Mallory. Zavatti è stato tra i primi in Italia a studiare il Polo Nord e l’etnografia delle sue popolazioni. Con il suo costante lavoro di ricerca e approfondimento l’antropologo ed esploratore cerca di illuminare la menti e portare a conoscenza di tutti l’importanza che il Polo Nord riveste anche dal punto di vista geopolitico. Tante le spedizioni e la missione di difesa del popolo Inuit.
La grande opera di Silvio Zavatti
Come riporta Il Resto del Carlino, nel 2015 il Ministero degli Affari Esteri dichiarava: “La multiforme presenza italiana nell’Artico è testimoniata anche, fra gli altri esempi, dagli studi di Silvio Zavatti. Esploratore e antropologo che ha dedicato la sua vita allo studio dei popoli del Nord, in particolare degli Inuit, fondando l’Istituto polare ‘Silvio Zavatti’ di Fermo, che ospita al suo interno l’unico museo esistente in Italia interamente dedicato alle regioni artiche e che pubblica regolarmente la rivista ’Il Polo’“.
Quella che si può definire una vera e propria missione intrapresa da Silvio Zavatti è stata continuata, dopo la sua morte nel 1985, da suo figlio Renato e dalla famiglia. Oggi il Museo del Polo Nord e l’Istituto polare Silvio Zavatti, frutto di un accordo tra Comune di Fermo e famiglia Zavatti, sono diretti dall’antropologo ed esploratore Gianluca Frinchillucci. Quest’ultimo a settembre in Nepal, insieme a Federico Prizzi, presenterà una ricerca comparativa sul professor Giuseppe Tucci e Silvio Zavatti. La presentazione si terrà nel corso del congresso mondiale The first Inter-Polar Conference.