Lastre di ottone ossidate, peonie, ortensie, girasoli animano una pittura intrisa di creatività, poesia e fantasia. Va in scena il magico mondo di Micaela Legnaioli presso il Circolo degli Affari Esteri. L’esclusiva sede, fondata nel 1936 con finalità di rappresentanza dell’omonimo ministero, mantiene tuttora una forte vocazione internazionale e culturale di alto profilo.

Il vernissage intitolato “The Enchanted Garden” si è svolto alla presenza dell’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Venice International University, di Luigi Maria Vignali, ex Presidente del Circolo degli Affari Esteri, di Brigida Mascitti, curatrice della mostra e di personalità dell’arte, della nobiltà e della cultura. Le opere inedite rappresentative dell’ultima produzione artistica della Legnaioli, realizzate attraverso lastre di ottone ossidate ed incise tra il 2022 ed il 2023, rimarranno in esposizione fino al 3 ottobre 2023.

Courtesy of Press Office

Il commento in esclusiva di Micaela Legnaioli per VelvetMAG: 

“Questo è il mio giardino incantato che vi invito a vedere, e che spero vi trasmetta tutte le emozioni dalle quali scaturiscono. Con le opere di questa serie vorrei portare le persone in quel mondo poetico e di fantasia nel quale la mente evade nei momenti in cui ha bisogno di serenità, di tranquillità. È il giardino incantato sospeso tra realtà e fantasia dove ognuno di noi trova rifugio. Questi luoghi poetici, popolati di fiori, racchiudono il valore simbolico di un momento importante di riconquista dell’amore, dell’amicizia, del ringraziamento con l’affetto.”

La mostra fa parte del più ampio progetto artistico “Naturae”, è rappresentativa di un “mondo esterno”, paradisiaco ed incantato, una sorta di giardino dell’Eden, in cui forte si percepisce la necessità di ricomporre un mondo più profondo, intimo, il “mondo interno” di ciascun individuo, fatto di colori, profumi, forme e sensazioni. Questo luogo poetico è popolato di fiori per lo più selvatici e di campo come girasoli, peonie, ortensie, margherite, papaveri, calle e rappresenta il valore simbolico del momento di riconquista dell’amore, dell’amicizia, del ringraziamento con l’affetto.

Ogni fiore è inteso come un segno che emerge

Gli elementi, confondendosi con l’ossidazione, portano tacitamente con sé un proprio significato, unico e profondo, spesso accompagnano un’emozione tangibile. Gli stessi titoli delle opere sono espressione delle sensazioni che scaturiscono al solo osservarle: fra tutti: Another day in paradise, Happy Pond, True Emotions e Nothing Hidden.

A sinistra l’opera di Micaela Legnaioli intitolata Spring is coming, lastre di ottone ossidate e incise, 2022 cm 67×50, a destra l’artista con l’Ambasciatore Umberto Vattani e la curatrice Brigida Mascitti

Il testo della mostra di Micaela Legnaioli

Come sottolineato nel testo in catalogo dalla curatrice Brigida Mascitti, “il ciclo The Enchanted Garden è il tentativo dell’artista di riportare la natura della persona all’armonia necessaria alla ‘creazione’ dopo un momento vissuto di smarrimento, personale e collettivo. La mostra intende dunque manifestare quella che è la necessità di recuperare le cosiddette ‘energie ataviche’ che guidano l’uomo verso la felicità”.

A parlare sono le sensazioni espressive, forti, che scaturiscono dalle stesse lastre di metallo ossidato ed inciso e che generano così un segno indelebile, profondo di sentimenti. La tecnica adottata da Micaela Legnaioli è quella dell’ossidazione dei metalli tramite agenti ed acidi che ne accelerano il naturale processo. Nelle opere non vengono inseriti pigmenti di colore, ma è la sola reazione chimica del metallo a determinare la colorazione stessa delle opere di ottone che vengono trattate con sale, ammoniaca ed acidi. L’ossidazione viene quindi guidata dalla mano dell’artista che infine incide la lastra di metallo ponendo a protezione dell’opera uno strato di resina epossidica per fissarne la reazione sul metallo.

Micaela Legnaioli, l’artista

Nata a New Delhi nel 1970, Micaela Legnaioli ha vissuto in vari Paesi europei e sudamericani fino a quando, dalla fine degli anni Ottanta, si stabilisce a Roma, città dove vive e lavora. Sin da bambina ha subito manifestato una particolare sensibilità ed attitudine verso le arti visive, studiando presso l’European School of Mol e la Scuola di Decorazione Van der Kelen Logelain a Bruxelles.

Dopo la Laurea presso La Sapienza di Roma in Economia e Commercio nel 1995, segue, nel 2009, la Laurea in Architettura d’Interni a Valle Giulia. La tesi in Scenografia porta per la prima volta Micaela nei cantieri di ristrutturazione dove nasce l’idea del recupero di materiali di scarto, poveri ed industriali per la realizzazione delle sue opere, sempre caratterizzate da una struttura visiva inaspettata e allo stesso tempo delicata, spiritosa ed estrosa.

In tutti i cicli delle sue opere la materia, qualunque sia la sua natura, si fonde con il segno ed i colori per raccontare storie vicine e lontane. Nel suo percorso artistico la Legnaioli enfatizza l’idea di un qualcosa che, avendo perso forma e dignità, è in grado di generarne di nuove. Ne scaturisce che le opere stesse vengono ad identificarsi con il percorso di formazione e maturazione di ogni essere vivente, ciascuno con le proprie ansie, preoccupazioni, speranze, ambizioni, gioie e desideri. Dal 2013 Micaela Legnaioli espone con la sua personale cifra stilistica in mostre personali e collettive, in gallerie, spazi espositivi e musei italiani ed esteri.