Sembra ingrossarsi l’affare delle scommesse illegali nel calcio italiano. Come promesso, l’ex re dei paparazzi, Fabrizio Corona, ha svelato che, a suo dire, è Zalewski della Roma il quarto giocatore di alto livello che effettua abitualmente scommesse online illecite.
“Alle 14 il quarto nome coinvolto nel caso scommesse: è un giocatore della serie A!“. Così, il 13 ottobre, sulla pagina Instagram del suo sito Dillinger News Fabrizio Corona ha annunciato che, dopo Fagioli, Tonali e Zaniolo, avrebbe rivelato l’identità di un altro calciatore.
Zalewski e le scommesse illecite
Sul sito è apparso poi il nome di Nicola Zalewski, 21 anni, centrocampista della Roma e della nazionale polacca. Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali sono gli altri 3 calciatori che, secondo la procura di Torino, avrebbero scommesso su siti online illegali e per questo sono finiti sul registro degli indagati. Dopo il centrocampista della Juventus, i magistrati torinesi hanno quindi individuato altri due giocatori, entrambi militanti in Premier League.
Si tratta appunto di Niccolò Zaniolo dell’Aston Villa e Sandro Tonali del Newcastle. Entrambi hanno lasciato il ritiro della Nazionale a Coverciano, dopo che la polizia giudiziaria li ha ascoltati. Fagioli è già stato interrogato dagli inquirenti, mentre al momento, si apprende dalla procura di Torino, non sono previsti interrogatori per Zaniolo e Tonali.
Scommesse, i reati contestati
La procura di Torino ha messo sotto inchiesta Zaniolo con l’accusa di “esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa”. La fattispecie contestata è quella prevista all’art. 4 della legge 401 del 1989. Gli inquirenti avrebbero proceduto al sequestro dei telefoni cellulari in modo da analizzarne i contenuti. L’obiettivo è quello di estrapolare chat utili alle indagini.
“A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso, anche a tutela degli stessi, di consentirne il rientro presso i rispettivi club”, si legge in una nota diffusa a Coverciano il 12 ottobre.
Abodi: “È ludopatia“
Sulla vicenda delle scommesse illecite è intervenuto direttamente il ministro dello Sport, Andrea Abodi. “C’è una partita ancor più decisiva, rispetto a quella che ci attende sul campo, che è quella comunque della correttezza dei comportamenti. Tenendo conto che non è un problema calcistico ma una patologia sociale, perché la ludopatia questo è (dipendenza dal gioco d’azzardo, ndr.). È stata opportuna la scelta di mandare a casa i due ragazzi (Zaniolo e Tonali, ndr.), anche per loro tutela“. Abodi ha parlato a margine del Festival dello Sport di Trento. “Non bisogna voltarsi dall’altra parte, occorre comprendere il fenomeno sociale” ha aggiunto il ministro. “Sapremo affrontarlo insieme, anche con qualche scelta dolorosa“.
Corona interrogato dalla polizia
Sullo sfondo di questa vicenda che appare uno scandalo passibile di allargarsi a macchia d’olio, c’è il ruolo di Fabrizio Corona. L’ex fotografo, che ha trascorso negli ultimi anni varie vicissitudini processuali e giudiziarie, ha affermato di essere stato imbeccato da “un informatore“. In questi giorni gli inquirenti lo hanno sentito in qualità di persona informata sui fatti negli uffici della Questura di Milano. Sempre, naturalmente, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Torino sul presunto giro di scommesse illegali. Interpellato dai cronisti sul contenuto della testimonianza all’uscita di via Fatebenefratelli, Corona ha replicato: “Di quello che è successo non posso dire nulla, io rispetto la legge“.