I bombardamenti ininterrotti da parte di Israele sulla Striscia di Gaza e in particolare su Gaza City durano ormai da 9 giorni. Hanno provocato quasi 3mila morti, stando a fonti palestinesi. Gli ultimi raid hanno ucciso anche 14 membri del personale dell’agenzia umanitaria dell’ONU per i rifugiati palestinesi. Si tratta della UNRWA: United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East.
La rappresaglia di Israele su Gaza – scatenata dopo il massacro di oltre mille persone che l’organizzazione paramilitare terroristica Hamas ha compiuto il 7 ottobre in territorio israeliano – rischia di far precipitare l’interno Medio Oriente in una guerra senza via d’uscita. Le Nazioni Unite affermano che le riserve di energia degli ospedali di tutta la Striscia – che Israele ha posto sotto assedio tagliando luce, acqua, cibo e carburante – finiranno entro 24 ore.
Gaza, aperto valico con Egitto
E prosegue senza sosta l’esodo di centinaia di migliaia di palestinesi, uomini, donne, bambini e anziani, da Gaza City verso il sud della Striscia. Dalle 8 ora italiana del 16 ottobre i cittadini stranieri, e palestinesi con nazionalità straniera, potranno uscire attraverso il valico di Rafah con l’Egitto, che resterà sarà aperto per 5 ore.
Le forze armate di Tel Aviv sono pronte all’invasione via terra, mare e aria della Striscia per stanate i terroristi di Hamas, con l’obiettivo di radere al suolo l’organizzazione che l’Iran appoggia esplicitamente. La preoccupazione sale di ora in ora in tutto il Medio Oriente, in Europa e negli Stati Uniti.
“The situation is catastrophic, catastrophic, catastrophic”
🆘 The humanitarian crisis in📍#Gaza is dire.
Our @UNRWA colleague Rawya reports the desperate need for food, water, and medicine for the people fleeing their homes who are now dying without these supplies available. pic.twitter.com/eZlkL7xQYk
— UNRWA (@UNRWA) October 15, 2023
Palestinesi divisi su Hamas
Si rincorrono voci di un possibile viaggio lampo del presidente americano, Joe Biden, in Israele. “L‘occupazione di Gaza sarebbe un grosso errore” ha affermato Biden. “Non dobbiamo perdere di vista il fatto – ha scritto sui social – che la stragrande maggioranza dei palestinesi non ha nulla a che fare con gli spaventosi attacchi di Hamas e ne soffre“.
🚨JUST IN: Residents of Gaza Describe Last Night as the “Most Violent” Since the War Began, with the Israeli Forces Conducting an Uninterrupted 8-Hour Attack in the Gaza Strip. pic.twitter.com/MHZmDLZyvB
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) October 16, 2023
Ma anche la comunità dei palestinesi è dilaniata. Abu Mazen, il presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) ha attaccato Hamas: “Non rappresentano il popolo palestinese“.
Israele, il fronte del Libano
Non c’è tuttavia soltanto il fronte di Gaza in cui avvengono combattimenti. In seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni, il ministero della Difesa israeliano ha infatti deciso di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano, a una distanza inferiore a due chilometri dalla frontiera. Si parla in tutto di 28 località, fra cui la cittadina di Metulla. Le autorità militari hanno inoltre vietato l’ingresso entro una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l’intero confine con il Libano.
Gaza, 3mila morti e 10mila feriti
Fra le notizie più gravi giunte da Gaza il 15 ottobre c’è, come detto, la strage di 14 membri del personale dell’agenzia umanitaria dell’ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA) uccisi nel corso dei bombardamenti massicci che ogni notte Israele effettua, ufficialmente per colpire obiettivi di Hamas. Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, ha dichiarato che il mondo ha “perso la sua umanità“. E ha avvertito che i suoi colleghi non possono più fornire assistenza umanitaria nella Striscia.
Inoltre l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) prevede che le riserve di carburante degli ospedali di tutta Gaza dureranno solo “per altre 24 ore“. Nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione nella Striscia, l’Ocha avverte che “l’arresto dei generatori di riserva metterebbe a rischio la vita di migliaia di pazienti“.
È intanto salito ad almeno 2.670 morti e 9.600 feriti il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani a Gaza, dove vivono circa 600mila abitanti (quasi 2 milioni in tutta la Striscia). Lo riferisce il ministero della Sanità locale, aggiungendo che 7 membri della Protezione civile sono morti nella notte del 16 ottobre nel corso dei bombardamenti aerei israeliani sul quartiere di Tal al Hawa.